Pubblico: la Lega punta ad avere il 25% della capienza degli impianti
GLI OSTACOLI AL TEMPO DELLA PANDEMIA Stavrapoulos (g.m. Milano): «Noi ci contiamo» Petrucci (Fip): «Introiti tv del calcio ben differenti»
Uno dei temi più trattati ieri a Milano, a poche ore dal via del nuovo campionato di Serie A, è stato sicuramente quello della questione legata alla presenza del pubblico nei vari palazzetti.
In attesa di novità da parte delle istituzioni governativi, i massimi dirigenti della pallacanestro italiana hanno fatto di tutto per far sentire la propria voce. Il primo a chiedere un pronto intervento dal Governo è stato il presidente FIP Gianni Petrucci, che verrà rieletto alla guida della Federazione, guidata dal 2013: «Gandini è stato bravo a far ripartire il basket, ma dispiace che non ci siano state risposte motivate alle nostre richieste riguardanti la presenza dei tifosi. Ripartire potrebbe non essere sufficiente, perché noi non abbiamo gli stessi introiti televisivi che ha il calcio».
Sul delicato problema si è soffermato naturalmente anche lo stesso presidente della Lega, Umberto Gandini: «La nostra interlocuzione con il Governo è continua. Noi abbiamo già riaperto al pubblico, a partire dallo scorso 29 agosto, giocando in sicurezza la Supercoppa. Abbiamo avuto una fortissima spinta dal presidente della regione Emilia Romagna Bonaccini, che in queste ore sta discutendo con il Governo e porterà all’attenzione dei ministeri un protocollo per la riapertura degli impianti in una percentuale che ci attendiamo attorno al 25%. Il Governo si è impegnato a farla diventare norma nazionale, come richiesto da più entità regionali. Ci auguriamo avvenga a stretto giro, visto che l’attuale decreto scade il 7 ottobre, e che possa comunque esserci già un po’ di pubblico dalla prima giornata, con le varie ordinanze regionali». Il presidente LBA ha poi aggiunto: «La riapertura al pubblico deve essere fatta con prudenza, ma è un “must” al quale non possiamo rinunciare».
GM OLIMPIA. Gli fa eco il general manager dell’Olimpia Milano Christos Stavrapoulos: «Chiaramente il pubblico è un tassello fondamentale per tutti noi. Ci teniamo molto a condividere gli sforzi dei nostri atleti con i nostri sostenitori, però deve essere fatto tutto nel rispetto delle regole. Speriamo di avere notizie confortanti e di poter riavere più tifosi possibili a seguirci dal vivo. Come società, seguiremo alla lettera le indicazioni che ci verranno date. Ci auguriamo che arrivino notizie positive e in tempi brevi».
Insomma, un accorato messaggio a chi governa il Paese affinché venga trovato un compromesso che permetta da un lato di salvaguardare la salute di atleti e spettatori, e dall’altro di portare più pubblico possibile alle partite di basket, così da aiutare anche il sistema a non andare in ulteriore sofferenza.
Durante il lockdwon, la stima di perdita dell’intero movimento cestistico era stata fissata a circa 40 milioni di euro. Disputare una stagione con pochissima affluenza di pubblico e, nel peggiore dei casi, a porte chiuse, potrebbe spegnere sul nascere il generale ottimismo che si respira alla vigilia dell’avvio della stagione 2020/21.