Corriere dello Sport

«Se Dovi vuole, gli spiego la Ducati»

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Se il rinnovo tra Valentino Rossi e la Yamaha, con il trasferime­nto in Petronas, non era più un segreto da mesi, lo stesso si può dire per la promozione di “Pecco” Bagnaia nel team ufficiale Ducati. Il piemontese frena («Non sono cose che devo dire io, posso soltanto aspettare»), ma ormai tutti parlano del 23enne come del successore di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Persino il rivale nella corsa alla moto factory, Johann Zarco: «Bagnaia ha meritato la Ducati ufficiale più di me, a Misano» ha detto il francese, che avrà comunque una GP21, un “upgrade” rispetto a oggi. Per gli annunci non si dovrebbe andare oltre martedì, ed è attesa l’ufficialit­à anche del salto in MotoGP sulla Desmosedic­i per Enea Bastianini e Jorge Martin, che ritorna dopo due gare disertate per la positività al Covid-19. L’ultima Ducati, la seconda del Team Avintia, in teoria è di Tito Rabat, ma per quel posto scalpita Luca Marini.

CONFRONTO. A Misano, Bagnaia ha conquistat­o la Ducati: secondo nella prima gara, dominatore della seconda fino alla caduta: «I tecnici mi hanno confermato che non è stato un mio errore e che non sanno spiegare l’accaduto, mi hanno detto però che sia io che Viñales eravamo al limite. Non so se sono scivolato su una visiera a strappo gettata da un altro pilota. Un dettaglio che, invece, ha sicurament­e causato il ritiro di Miller: non è possibile che un pilota in lotta per il Mondiale faccia uno “zero” per una cosa così».

A riconoscer­e la superiorit­à di Bagnaia con la GP20 e le nuove Michelin è stato Andrea Dovizioso che, nonostante la leadership iridata, non ha ancora trovato la chiave per far rendere il nuovo pacchetto. Bagnaia ha spiegato: «Io e Dovi ci siamo parlati, ma non ci siamo davvero seduti per capire cosa funziona per me, e cosa non sta funzionand­o per lui. Non avrei problemi a farlo, ma attenzione: io e Dovi guidiamo in modo diverso, con assetti differenti, non è detto che se una cosa va bene a me, sia poi efficace anche per lui».

MARQUEZ. Nel giovedì di Barcellona, spiccavano l’assenza di Fabio

Quartararo dalla conferenza stampa, per un malessere, e la presenza di Marc Marquez, per la prima volta a due mesi dal tentativo - vano di rientro a Jerez 2. Arrivato dalla vicina Cervera, il campione uscente è rimasto qualche ora nell’area Honda: «Il mio team è venuto a cena a casa mia martedì, sono nel paddock per incontrare i giapponesi per la moto 2021. Quando torno? Solo quando sarò al 100%. Potrebbe essere fra 15 giorni a Le Mans o anche nel 2021».

A proposito di Honda, dopo il tragicomic­o infortunio di mercoledì - lesione della caviglia sinistra, scivolando dopo aver sostenuto il tampone - Cal Crutchlow ha ottenuto l’ok dei medici per scendere in pista. Oggi capirà se potrà correre.

«I nostri assetti però sono diversi: ciò che va bene a me magari non è adatto per lui»

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GETTY IMAGES Francesco Bagnaia, 23 anni, nel box della Ducati Pramac
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