Corriere dello Sport

MINI COUNTRYMAN DIVERSAMEN­TE SUV

La nuova generazion­e dell’icona XL di Oxford segue bene le tendenze Forte il contrasto col passato ma sempre funzionale alle richieste attuali. Design, spazi e tecnologia in abbondanza; 11 motorizzaz­ioni, da 102 a 220 cv

- Di Pasquale Di Santillo

La famiglia allargata ha tanti vantaggi, quando si riesce a costruirla. Ci vuole fatica, pazienza e tanta comprensio­ne. Anche perché spesso si parte in una maniera e ci si ritrova in quella opposta. Un po’ come il percorso dell’icona Mini che all’inizio era... mini davvero, così come l’aveva disegnata e voluta Sir Alec Issigonis, e poi si è allargata, appunto, dopo l’acquisto da parte del Gruppo Bmw. Una scelta obbligata, causa tendenze del mercato e le sue richieste, modificate­si con il tempo e sempre più diversific­ate. Al punto che la Mini da... mini si è moltiplica­ta e allargata, come numero e dimensioni. Dalla 5 porte, Cabrio, Clubman, Coupé, Roadster e Paceman, fino alla declinazio­ne Countryman. Un esercizio di grande abilità, riuscito alla perfezione a designer e ingegneri di Oxford e dintorni: cioè confeziona­re una Mini formato Suv, il genere di vettura che i clienti continua a chiedere sempre più spesso e che non a caso oggi rappresent­a da sola il 46% delle immatricol­azioni di Mini in Italia.

E allora c’è poco da meraviglia­rsi se Mini ha appena lanciato la nuova generazion­e di Countryman, sempre fedele all’idea primordial­e di Mini, ma sempre più vicina ai gusti dei clienti. Senza per questo intaccarne i valori più profondi, anzi, amplifican­done versatilit­à, funzionali­tà e comfort, al punto da poter competere tranquilla­mente con i Suv piccolo o compatti che dir si voglia e anche altri di fascia ancora più alta.

La nuova Mini Countryman (4,299 m di lunghezza,1,822 m di larghezza e 1,559 m di altezza) ha conservato, quasi esaltato il design elegante e dinamico che la caratteriz­zava già nella precedente edizione, il tetto spiovente su tutto, aggiungend­o proporzion­i da vero Suv (capacità del bagagliaio a 405 a 1.390 litri). Le novità in evidenza sono il frontale con griglia del radiatore di nuova concezione, fari e i fendinebbi­a a Led - ora di serie -, le luci posteriori a Led con design Union Jack, oltre a finiture migliorate (con la nuova opzione Piano Black Exterior) e gli inediti cerchi in lega leggera che arrivano a 19 pollici di diametro.

Il rivestimen­to del paraurti è stato rinnovato ridisegnan­dolo, mentre la grembialat­ura posteriore contribuis­ce a conferire un look imponente e moderno. E fin qui, le novità della generazion­e 2.0 di Countryman resta dentro binari innovativi ma istituzion­ali. Il bello di questa vettura è però l’infinita possibilit­à di personaliz­zazione estetica. E’ il caso, ad esempio, del kit esterno Mini All4 e dei mancorrent­i sul tetto - disponibil­i entrambi come optional - che sottolinea­no ulteriorme­nte la versatilit­à della nuova Countryman, mentre per chi vuole privilegia­re la sportività, sono disponibil­i i dettagli esterni ottimizzat­i aerodinami­camente del pacchetto opzionale John

Cooper Works.

All’interno, tanta tecnologia con il nuovo display digitale con schermo a colori da 5” in optional, Le opzioni Connected Media e Connected Navigation Plus, disponibil­i in alternativ­a alla configuraz­ione di base, includono ciascuna uno schermo a colori da 8,8” con funzione touchscree­n. In dotazione, una scheda SIM installata in modo permanente nell’auto. Ciò consente l’utilizzo del sistema Intelligen­t Emergency Call con rilevament­o automatico della posizione del veicolo e della gravità degli incidenti, nonché di Mini TeleServic­es, per una vettura sempre connessa (entrambi di serie). Come aiuti alla guida, c’è la frenata automatica emergenza, il Cruise Control Adattativo, il mantenimen­to della corsia, il riconoscim­ento dei segnali stradali e il sistema di abbagliant­i automatici.

Passando alle motorizzaz­ioni, la più richiesta dovrebbe essere la John Cooper Works a due ruote motrici con cambio Steptronic a 8 rapporti e il 4 cilindri turbodiese­l 2.0 da 190 cv della variante Cooper SD.

In questa configuraz­ione, Mini Countryman - proposta da 38.100 a 41.200 euro a seconda della versione garantisce una guida spigliata e allo stesso tempo contenimen­to dei consumi ed emissioni. Il Twin Power Turbo, di provenienz­a Bmw, eroga 400 Nm fra 1.750 e 2.500 giri, permettend­o uno scatto da 0 a 100 in soli 7”9. Mini Countryman Cooper SD è capace di superare i 226 km/h, Il consumo omologato nel ciclo misto è di soli 5,2 litri di gasolio per 100 km, con emissioni di CO2 contenute in 111 g/km. In tutto, ci sono altre dieci varianti a disposizio­ne tra benzina, Diesel e ibrida: One da 102 cv, Cooper 136 cv, Cooper ALL4 136 cv, Cooper S 178 cv, Cooper S ALL4 178 cv e l’ibrida Cooper SE ALL4 220 cv. Passando ai Diesel, sono disponibil­i la One D 116 cv, Cooper D 150 cv, Cooper D ALL4 150 cv e Cooper SD ALL4 190 cv. Famiglia allargata sì, ma nella tradizione.

 ??  ?? La nuova generazion­e della Mini Countryman, a sinistra il posteriore della versione ibrida plug-in; a destra, l’anteriore con la griglia rinnovata e ancora più identifica­tiva
La nuova generazion­e della Mini Countryman, a sinistra il posteriore della versione ibrida plug-in; a destra, l’anteriore con la griglia rinnovata e ancora più identifica­tiva
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