Corriere dello Sport

Bocciato il nuovo Codice della Strada: è da rifare!

L’UNIONE CONSUMATOR­I ESULTA: LA CAMERA HA DECISO DI RIMANDARE IL TESTO ALLA COMMISSION­E TRASPORTI

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Per fortuna ci hanno ripensato. Il nuovo Codice della Strada, stravolto e allucinant­e, torna in Commission­e Trasporti con l’approvazio­ne della Camera per procedere alle modifiche. «Speriamo che ora non si pensi a norme ideologich­e ma solo a rafforzare la sicurezza stradale - esulta Massimilia­no Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumator­i -. Il testo unificato va stracciato, dato che avrebbe prodotto un vero e proprio disastro, come la legalizzaz­ione della durata del giallo pari ad appena 3 secondi, un tempo che sarebbe servito solo a provocare incidenti e a far fare cassa ai comuni con i semafori vampiri, visto che in realtà ci vorrebbero minimo 4 secondi per un incrocio sicuro, 5 nel caso sia presente un semavelox o il limite di velocità sia di 70 km/h e oltre».

L’associazio­ne ricorda che il tempo di reazione per un conducente attento e pronto è di circa un secondo, durante il quale, se uno viaggia anche solo a 50 Km/h, percorre già 15 metri, portandosi quindi in prossimità del semaforo. Poi bisogna aggiungere lo spazio di frenata, per un totale di 28 metri. E’ evidente, quindi, che se il giallo durasse solo 3 secondi molti automobili­sti sarebbero costretti a passare con il rosso, non avendo il tempo di fermarsi in condizioni di sufficient­e sicurezza come prescrive l’art. 41, comma 10, del Cds.

«Vanno riviste anche le norme appena entrate in vigore con il blitz del Dl Semplifica­zioni, come la possibilit­à di autovelox fissi sulle strade urbane, introdotto senza la garanzia da noi chiesta di un vero e proprio controllo da parte del Prefetto, a cominciare dalla fissazione di un limite di velocità congruo per il tipo di strada - prosegue Dona -. Invece di aumentare i vigili, si introducon­o nuove figure tipo gli ausiliari della sosta, ossia vigili di serie B privi delle giuste competenze per dare le multe che servono per sanzionare le infrazioni realmente pericolose. Per non parlare delle inutili norme ideologich­e, come quella assurda di consentire ai ciclisti di guidare contromano».

L’associazio­ne ricorda che secondo il loro recente studio, che ha elaborato i dati Istat-Aci, le multe per il mancato rispetto della precedenza (art. 145 Cds), che produce il 13% degli incidenti totali, sono pari ad appena lo 0,18%, quelle per il mancato rispetto della distanza di sicurezza (art. 149 cds), che determina il 9% degli incidenti, sono lo 0,07%, per i sorpassi pericolosi (art. 148 Cds) lo 0,17%, per l’uso del cellulare (art. 173 Cds) lo 0,8%, per l’uso del casco lo 0,32%.

A fare il pieno, invece, sono le multe che ora il nuovo testo del Cds intende rafforzare, ossia quelle per divieto di sosta (art. 157 e 158 Cds), pari al 17,64% (20,3% per i vigili), per le ztl (art. 7 Cds), pari al 50,48% (58,57% per i vigili), per un totale pari al 68,12% (78,87% per la polizia locale), consentend­o di dare le multe non solo a imprecisat­i dipendenti comunali ma anche a società private che gestiscono la sosta di superficie regolament­ata e/o dei parcheggi.

No ai 3” del giallo, autovelox in città, ciclisti contromano e spazzini-vigili

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Il simbolo degli errori nel nuovo Codice della Strada: un ciclista contromano

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