La Dygert cade in un fosso ha una gamba fratturata
L’impatto con il guard rail le ha causato anche uno spaventoso squarcio al ginocchio sinistro
Chloe Dygert era in volo verso l’oro mondiale. L’americana, campionessa in carica, filava a tutta, il finale della prova a cronometro femminile sembrava già scritto.
Finché una curva presa troppo larga l’ha tradita, la ruota posteriore ha iniziato a ondeggiare e l’atleta è volata via in un campo oltre il guard rail, impattando in un punto in cui i materassi di protezione non c’erano più. Gli uomini della sua ammiraglia si sono subito precipitati giù per sincerarsi delle sue condizioni, i sanitari l’hanno immobilizzata e poi è stata trasportata in elicottero all'ospedale Maggiore di Bologna: è sempre rimasta cosciente, ma (oltre alla frattura a una gamba) all’altezza del ginocchio sinistro aveva uno squarcio spaventoso causato proprio dal guard rail tagliente.
VANTAGGIO. Dopo appena 15 km Dygert aveva accumulato già mezzo minuto di vantaggio sulla svizzera Reusser e sull’olandese Van der Breggen, che in modo del tutto inaspettato si sono ritrovate a contendersi il gradino più alto del podio in un finale appassionante: l’ha spuntata l’olandese (a oltre 47 chilometri l’ora di media), già vincitrice del Giro Rosa e capace di spezzare una maledizione (grazie alla sfortuna altrui) fatta di quattro secondi posti negli ultimi cinque anni.
Con il bronzo di Ellen van Dijk i Paesi Bassi sono riusciti a portare due atlete sul podio per la quarta annata di fila.
BUSSI. L’Italia deve accontentarsi della Top Ten, con il decimo posto di Vittoria Bussi, calata nel finale dopo un avvio promettente.
«Ero molto tesa, le emozioni erano forti e vorrei gestirle meglio - ha dichiarato l’azzurra Ma il lavoro dell’ultimo periodo ha pagato, basti pensare che un anno fa avevo preso sei minuti dalla prima classificata. È stato molto bello, a 33 anni mi emoziono ancora come una bambina».
ESORDIENTE. Al primo mondiale in categoria élite Vittoria Guazzini, 25ª al traguardo. «Non ho trovato il ritmo giusto, non sono riuscita a fare la gara che volevo. A un certo punto non sentivo più la radio e non avevo riferimenti, peccato perché volevo ribadire la prova del campionato italiano».
CT. Al termine della prova il c.t. Dino Salvoldi si è complimentato con le sue azzurre: «ll nostro obiettivo era entrare nelle prime dieci posizioni. I progressi di Vittoria
Bussi sono straordinari, si è gestita con enorme esperienza e si merita questo risultato che solo un anno fa sarebbe stato impensabile».