Mattarella: Italiani liberi ma anche seri
Johnson alla Camera dei Comuni aveva detto: «Per il nostro popolo è difficile obbedire alle direttive»
«Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà». Le parole sono del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è stato a Sassari in un giorno di ricordi e commemorazioni per i dieci anni dalla morte di Francesco Cossiga. Replica informale ma secca, al premier britannico Boris Johnson che l’altro giorno si era lanciato in una spericolata difesa d’ufficio sull’aumento dei contagi nel Regno Unito tirando in ballo il... liberismo britannico. Si tratta di una scivolata perché il vulcanico Johnson (che ha provato cosa significa ammalarsi di Covid) rispondeva - in diretta televisiva e alla Camera dei Comuni - ad una domanda sulle differenza di incremento dei contagi tra Inghilterra, Germania ed Italia. E quindi il parallelo era di fatto ambiguo, potendo essere letto al contrario, come un’accusa di scarsa libertà, in Italia e Germania. Una frase che ha colpito tutti, e anche il presidente della Repubblica Mattarella che sin dall’inizio della pandemia si è speso per invitare gli italiani alla responsabilità e ha sempre sostenuto tutti i provvedimenti restrittivi anti-Covid. Così a Sassari, a margine di un ricordo dedicato a Cossiga, sollecitato dai presenti sull’uscita di Johnson ha voluto aggiungere la parola “serietà”.
Nessuna replica da Downing Street ma rimangono le parole del primo ministro: «C’è un’importante differenza - aveva argomentato - fra il nostro Paese e molti altri nel mondo, poiché il nostro è un Paese che ama da sempre la libertà. Se guardiamo alla storia degli ultimi 300 anni, ogni avanzamento, dalla libertà di parola alla democrazia, è venuto virtualmente da questo Paese. E’ molto difficile chiedere al popolo britannico di obbedire uniformemente alle direttive oggi necessarie».
L’approccio è diverso, nelle parole e nella sostanza. E non a caso l’Italia è stata elogiata per come ha affrontato la pandemia e oggi - a fronte dei dati in aumento in molti Stati europei - nel nostro Paesi la curva epidemiologica è in leggero rialzo ma tenuta sotto controllo attraverso una accurata attività di tracciamento. Mattarella lo scorso luglio aveva sottolineato: «Talvolta viene evocato il tema della violazione delle regole di cautela sanitaria come espressione di libertà. Non vi sono valori che si collochino al centro della democrazia come la libertà. Occorre tener conto anche del dovere di equilibrio con il valore della vita, evitando di confondere la libertà con il diritto far ammalare altri».