Messi a Suarez: Non dovevano cacciarti
LEO SCRIVE ALL’AMICO ATTACCANDO DI NUOVO IL BARCELLONA
Il tempo delle lacrime è finito per Luis Suarez, che in prima mattinata è atterrato a Madrid, dove ha vissuto il suo primo giorno da colchonero. Prima tappa, la Clinica Universidad de Navarra, dove il Pistolero è stato sottoposto a un esame decisamente più lungo rispetto a quello svolto di recente a Perugia. In questo caso, non sono state ovviamente verificate le abilità linguistiche, bensì lo stato fisico dell’attaccante uruguaiano, che stavolta si è dovuto sottoporre a un paio d’ore abbondanti di test, tra analisi del sangue, prove cardiologiche e respiratorie. I medici, in particolare, si sono soffermati sullo studio delle articolazioni del terzo massimo marcatore della storia del Barça, reduce da un delicato intervento al menisco. Una volta ottenuto l’ok dagli specialisti, di corsa al Wanda Metropolitano per sottoporsi a video e fotografie di rito con la nuova casacca biancorossa. L’attaccante trentatreenne, alla fine, avrebbe accettato un biennale da 7,5 milioni a stagione, esattamente la metà di quanto avrebbe percepito quest'anno dai blaugrana. Ma la voglia di ripartire per una nuova avventura era tanta. Oggi parteciperà al primo allenamento con Joao Felix e compagni e, domani, potrebbe apparire per lo meno in panchina, con il numero 9 ereditato da Morata sulle spalle, in occasione della gara interna con la capolista Granada.
LEO AMARO. Se Suarez pare essersi lasciato alle spalle l’adios forzato dal Barça, non può dirsi lo stesso per Leo Messi, che a pochi minuti dalla prima sessione d’allenamento che l’ha visto orfano, dopo sei anni, del fido compagno, ha voluto inviare un ultimo saluto all’amico attraverso Instagram. «Quando sono entrato nello spogliatoio mi sono reso davvero conto che eri partito», l’amaro esordio. «Come sarà difficile la quotidianità senza di te». Lo sfogo prosegue con una nuova bordata all’attuale giunta direttiva del Barça, con cui lo strappo ormai è definitivo. «Sarà strano vederti con un’altra maglia e ancor di più affrontarti come rivale. Ti meritavi un epilogo degno di quello che sei, uno dei giocatori più importanti della storia del club e non che ti cacciassero come hanno fatto. A questo punto, però, non mi sorprendo più di nulla».
EX SCATENATI. Il messaggio di Messi ha scatenato la rete. Tra i primi ad appoggiare la Pulce, il terzo elemento dell’ex tridente delle meraviglie blaugrana, Neymar,
che non ha esitato a commentare: «Incredibile come fanno le cose». Dopo gli applausi di Cesc Fabregas, è intervenuto Eto’o: «Figliolo, l’eleganza non si compra. Prenditi cura di te». Non poteva mancare all’appello Dani Alves: «Purtroppo questa è da tempo la dura realtà. Non si tratta di vincere o perdere, che è una cosa che conosciamo bene, ma riguarda il rispetto, e questo lo conosciamo meno». A chiudere il dibattito è stato lo stesso Suarez, con un messaggio costruttivo e decisamente più conciliante. «Grazie per le tue parole, ma soprattutto per come sei», la premessa. «Continua a divertirti e a dimostrare che non sei il numero uno per caso. Che 2, 3 o 4 non offuschino il gigante che sei per il club e per il mondo del futbol».
«Meritavi un epilogo degno di te, ormai non mi stupisco più di niente»
Ieri visite mediche e le prime foto di Luis con la maglietta dell’Atletico Madrid