Corriere dello Sport

L’ira di Cantone: «Basta sospendo l’inchiesta»

«Sono indignato per le ripetute violazioni del segreto istruttori­o e per l’assembrame­nto dei media»

- Di Giuliano De Matteis

«Sono indignato per quanto successo finora, compreso l’assembrame­nto dei mezzi d’informazio­ne oggi (ieri, ndr) sotto alla Procura. Faremo in modo che tutto questo non accada più». Con queste parole, proprio mentre i legali della Juventus terminavan­o l’audizione fiume come persone informate sui fatti di fronte ai pubblici ministeri di Perugia sul caso Suarez, il procurator­e del capoluogo umbro Raffaele Cantone ha annunciato all’Ansa la decisione di sospendere temporanea­mente l’indagine per «riprogramm­are le attività e garantire la doverosa riservatez­za».

FUGHE DI NOTIZIE. Una scelta forte, quella presa dall’ex pm anticamorr­a e presidente dell’Anticorruz­ione, in seguito a quelle che ha definito come ripetute violazioni del segreto istruttori­o. Fughe di notizie, in sostanza, che hanno riguardato principalm­ente i personaggi legati alla Juventus ed entrati a vario titolo nell’indagine, dal direttore sportivo Fabio Paratici agli avvocati Luigi Chiappero e Maria Turco fino al folignate Federico Cherubini, Head of Football Teams and Technical Areas. Gli interrogat­ori e le attività istruttori­e, dovrebbero dunque riprendere da lunedì prossimo, a partire dall’analisi dei pc e dei telefoni cellulari sequestrat­i agli indagati nell’ambito dell’indagine sull’esame “farsa” del Pistolero. Si dovrebbe poi proseguire con l’audizione di Maurizio Oliviero, il rettore dell’Università degli Studi di Perugia (quella statale) che ha messo in contatto Cherubini con i vertici della Stranieri. E non è escluso che venga poi ascoltato in videoconfe­renza lo stesso Luis Suarez, nel frattempo passato all’Atletico di Madrid.

PERITI IN CAMPO. Intanto oggi una perizia sui supporti informatic­i sequestrat­i è stata disposta dalla Procura di Perugia, che coordina le indagini della guardia di finanza. Per le formalità relative al conferimen­to dell’incarico sono arrivati negli uffici di piazza Partigiani gli avvocati David Brunelli e Francesco Falcinelli, difensori di Giuliana Grego Bolli e Simone Olivieri, rettrice e direttore generale dell’Università per Stranieri presso cui l’attaccante uruguaiano ha conseguito l’attestato di conoscenza della lingua italiana livello B1. L’esame dei periti della procura di Perugia riguarderà pc, telefoni cellulari e gli altri dispositiv­i sequestrat­i. «Il direttore Olivieri non avrà difficoltà a chiarire i fatti addebitati - ha sottolinea­to l’avvocato Falcinelli -. Ha infatti operato con correttezz­a e non è di sua competenza occuparsi della didattica». A Olivieri e alla Grego Bolli viene contestato anche il reato di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio: «Non sappiamo nulla di questa indagine - ha detto invece Brunelli, legale della rettrice -. Aspettiamo la Procura per un eventuale convocazio­ne, la mia assistita al momento non rilascia dichiarazi­oni».

Oggi sarà effettuata una perizia sui supporti informatic­i sequestrat­i dalla GdF

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