Skriniar al Tottenham: la trattativa entra nel vivo
UNA CESSIONE CHE PUÒ CAMBIARE LE STRATEGIE Gli Spurs arrivano a 40 milioni: all’Inter ancora non bastano
«Non ci saranno grandi investimenti». Marotta lo ha messo in chiaro ieri, in conferenza, al fianco di Conte. In verità, gli scenari e le prospettive sono destinati a mutare sensibilmente in base alle cessioni che verranno realizzate negli ultimi 10 giorni mercato. Basta una scintilla, infatti, e potrebbe accendersi un fuoco. E quella scintilla, per l’Inter, ha il nome di Skriniar. L’interesse del Tottenham è ormai assodato. E, a questo punto, anche l’intesa tra il club inglese e lo stesso slovacco, raggiunta in occasione del blitz milanese di Hitchen, dt degli Spurs. In viale della Liberazione, invece, un’offerta ufficiale non è ancora stata recapitata. Ci sono stati scambi di informazioni, o meglio di valutazioni - l’Inter vorrebbe tra i 50 e i 60 milioni, mentre il Tottenham pensava di non doversi spingere oltre quota 35 -, e, con ogni probabilità, lunedì potrebbe essere il giorno giusto per ragionare su qualcosa di più concreto. Certo c’è da colmare una distanza importante, ma concludere l’operazione è interesse di tutte le parti in causa. E stando ai rumors provenienti dalla City, Levy, massimo dirigente degli Spurs, sarebbe pronto ad alzare la posta fino a 40 milioni. Tutto da capire, però, se quella cifra, magari con l’aggiunta di qualche bonus, sia sufficiente per convincere Marotta e Ausilio
PRIMA LA DIFESA. Anche perché il ricavato dell’affare servirà a capire come si muoverà poi l’Inter. L’addio di Skriniar, infatti, impone l’innesto di un nuovo difensore, al di là di Darmian, visto che i piani per il reparto arretrato prevedono che faccia le valigie pure Ranocchia. Conte, però, non ha ancora abbandonato l’idea di riabbracciare Kantè. Con gli incastri giusti, infatti, è convinto che si possa bussare alla porta del Chelsea con adeguati argomenti. In questo senso, in viale della Liberazione c’è molto più scetticismo. Insieme a Skriniar, infatti, servirebbe l’addio anche di un altro big, come Brozovic o Eriksen, per cui però non c’è nulla di caldo al momento. Ad ogni modo, l’eventuale nuovo centrale dovrebbe uscire da questo terzetto: Milenkovic, Smalling e Kabak. La sfida di stasera, evidentemente, offre un’occasione di contatto con la Fiorentina, che, però, continua ad essere rigida sul difensore serbo: 40 milioni cash, cifra ritenuta eccessiva in casa Inter. Più facile, allora, spostare il mirino su Smalling, approfittando dei buoni uffici con il Manchester United. Mentre il gioiellino turco dello Schalke 04 resta sullo sfondo.
FUORI TEMPO. Intanto in Spagna si torna a parlare di Lautaro. Secondo il “Mundo Deportivo”, infatti, dopo l’addio di Suarez e per “consolare” il triste… Messi, si sarebbe riaperto il canale di comunicazione tra Inter e Barcellona. Anche in Catalogna, però, viene messo in chiaro come, per avanzare una nuova offerta, debbano essere prima sistemati esuberi come Todibo, Rafinha e Firpo. Al di là della volontà del “Toro”, invece, in viale della Liberazione ritengono che non ci siano più i tempi per mettere in piedi l’operazione. Tanto più che l’argentino dovrebbe essere sostituito e, con il mercato agli sgoccioli e una serie di attaccanti già sistemati, i profili ritenuti adeguati e raggiungibili scarseggiano.