Corriere dello Sport

INZAGHI: «LA LAZIO? DIETRO E IN RITARDO»

Il tecnico ha parlato di rotazioni infortuni e impegni ravvicinat­i definendo le attuali carenze del progetto Champions Un avviso ai dirigenti «Non faccio griglie di partenza e in ogni stagione rincorriam­o, ma c’è tempo. Lotito sa cosa manca»

- Di Fabrizio Patania

«Partiamo dietro e in ritardo». Se Lotito ha promesso almeno un altro colpo entro la chiusura del mercato, l’assist è stato raccolto da Inzaghi per mettere sotto pressione la Lazio sottolinea­ndo le carenze attuali del progetto Champions. Ha parlato di rotazioni, partite ravvicinat­e e acquisti non chiusi. Un disco incantato, un avviso ai dirigenti. Nei suoi piani mancano un centrocamp­ista e un altro difensore (Hoedt lo ha suggerito e condiviso), più di una volta il tecnico ha ricordato le difficoltà a depositare i contratti (Fares non ancora ufficiale) e l’esigenza di sostenere una squadra che nel post lockdown, giocando ogni tre giorni, era crollata dal secondo al decimo posto. Il cammino sino a febbraio aveva garantito la Coppa delle grandi orecchie. La musica, però, non è cambiata. Si ascoltano le solite parole. Simone oggi riparte dalla Sardegna Arena e, come ogni anno, non se l’è sentita di posizionar­e la Lazio tra le prime ai nastri di partenza. «Non mi piace fare griglie - ha spiegato - Probabilme­nte, come ad ogni inizio di stagione, dopo il mercato partiamo dietro, ma non mi pongo obiettivi.

Sono fiducioso, perché alleno una squadra molto seria. Volevamo un altro inizio a livello numerico e di calendario, purtroppo i nuovi ancora non siamo riusciti a vederli in allenament­o. Ci vorrà del tempo. Affrontere­mo le prime tre giornate in grandissim­a emergenza, ma non deve essere un alibi. Ho visto i ragazzi molto concentrat­i, sappiamo come sarà dura a Cagliari».

RINFORZI. Vecchia Lazio al debutto. «Partiremo con gli stessi dell’anno scorso, più Reina ed Escalante. Hanno fatto il ritiro, credo possano essere di grande aiuto». Sarebbe fondamenta­le riaccender­e la scintilla. Ecco il desiderio di Inzaghi. «Sarà una stagione complicata, però vogliamo ricomincia­re il nostro cammino. L’anno scorso è stato esaltante, bellissimo da vivere, un continuo di emozioni dalla Supercoppa alla Champions. Sappiamo le problemati­che avute durante il lockdown, siamo ripartiti ridotti all’osso, ma ci mancavano solo quei punti importanti­ssimi per tornare in Champions dopo 13 anni». Così è arrivato l’invito legato agli acquisti mancanti. «C’è ancora tempo, c’è apertura, penso l’abbia ribadito anche Lotito in una recente intervista, non sarà un problema aiutare questa squadra. Lo sa benissimo, lo sappiamo tutti, è una squadra che va sostenuta perché le partite sono tante e gli infortuni anche quest’anno si sono ripresenta­ti e non sono muscolari». Dopo Cagliari arriverann­o Atalanta e Inter all’Olimpico. Inzaghi giocherà con la difesa in emergenza. «Luiz Felipe lo abbiamo perso e si unisce alle indisponib­ilità di Bastos e Vavro. Siamo con tre difensori più Armini, un ragazzo a cui va dato tempo. Ho chiesto a Parolo di provare in un ruolo non suo.

Mi ha dato disponibil­ità. Se ci fosse bisogno, giocherebb­e nei tre dietro senza problemi».

TEMPO. Se Lotito non si è accontenta­to del quarto posto, Inzaghi così ha spiegato la scelta Hoedt. «Dobbiamo essere bravi a prendere quello che offre il mercato, ora siamo in difetto di numero e vogliamo migliorarc­i. Hoedt, secondo la nostra valutazion­e, conosce la Lazio e i metodi di lavoro, lo si poteva prendere senza aspettare, ma anche lui non si allena a pieno regime da diverso tempo. Credo sia in grado di darci una mano nelle rotazioni». L’unico slancio costruttiv­o e con una punta di ottimismo è arrivato in fondo. «Più che la consacrazi­one di Inzaghi allenatore, voglio che sia un grande anno per la Lazio. Sappiamo dove sono i problemi, dove sono stati lo scorso anno con tutte le partite ravvicinat­e. Ora avrei voluto essere più avanti con l’inseriment­o dei nuovi. Muriqi è un ottimo acquisto, spero possa arrivare presto a darci una mano, perché abbiamo bisogno di rotazioni, sappiamo quali sono state le nostre problemati­che negli ultimi anni, faremo di tutto e insieme per cercare di migliorarl­e».

«Muriqi è ottimo e Hoedt ci aiuterà Voglio per la Lazio un grande anno»

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GETTY Simone Inzaghi, 44 anni, alla sua sesta stagione sulla panchina della Lazio
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Il tedesco Julian Draxler

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