Corriere dello Sport

Marino: Il rigore? Era inesistent­e L’ho detto a Orsato e mi ha espulso

- Di Matteo Marega

Marino si rasserena a modo suo, sfogandosi contro l'arbitro Orsato e rimediando un'espulsione, dopo il rigore sbagliato dal Monza. Brocchi al fischio finale invece allarga il sorriso quando va a salutare Floccari. Come a dire: la serie B ci sta stretta un po' a tutti. La missione di vincere il campionato ce l'ha addosso il tecnico dei brianzoli, mentre a questo giro la Spal riesce a sfangarla evitando la sconfitta dopo tre anni filati di serie A. La prima volta in cadetteria dal 2017 è un pomeriggio in cui Marino deve sapersi accontenta­re. «Secondo me il rigore era inesistent­e, l'ho detto senza offendere nessuno e posso ribadirlo dopo averlo rivisto. Magari ho alzato un po' la voce e me la sono cercata...», è la lettura dell'episodio data in sala stampa.

SPIRITO GIUSTO. L'errore di Gytkjaer non rovina l'esordio della Spal, alla fine. Ringrazian­do Berisha e la sua partita al di sopra della media. Così il pensiero di Marino si rivolge anche al mercato, dieci giorni prima della chiusura. L'albanese è ancora a Ferrara, nonostante sia molto richiesto. «Speriamo che Berisha resti, anche oggi oltre al rigore ha sempre dimostrato di essere attento. E' un gran portiere, c'è bisogno della sua serenità e di quello che trasmette agli altri». Per il resto, l'allenatore siciliano fa chiarezza anche sul cambio di D'Alessandro. «Era già programmat­a una staffetta: il giocatore ha chiesto di uscire perché aveva dei crampi e si è preferito non rischiare. Nel primo tempo abbiamo fatto un possesso palla senza conclusion­i: quindi mi aspetto che la squadra sappia velocizzar­e. Poi la Spal ha costruito opportunit­à con D'Alessandro, Strefezza e Dickmann. C'è stato un equilibrio totale. Mi è piaciuta la costanza che abbiamo messo, anche se mi aspetto novanta minuti più intensi negli ultimi metri per essere incisivi. Nell'ultimo quarto d'ora si è vista una flessione, perché il Monza ha spinto molto. Sono contento, ho visto la squadra lottare su ogni pallone: questo è lo spirito giusto. Abbiamo contenuto bene un avversario fortissimo». Anche per Simone Missiroli il bicchiere è mezzo pieno. «Si vedeva che a livello fisico il Monza è più avanti, ma siamo stati bravi a saper soffrire. Il risultato è giusto, abbiamo cercato di essere ordinati anche con un modulo nuovo».

PROVA SUPERATA. Il Monza spreca la grande chance quasi allo scadere. In tribuna si dispera Paolo Berlusconi, presidente del club, festa rovinata anche perché il fratello Silvio, che ha nel cuore il Monza, è risultato dopo un mese ancora positivo al Covid ed è stata rinviata la festa per i suoi 84 anni il 29. Seduto accanto a lui c’è Galliani, mentre Brocchi può tenersi strette le buone indicazion­i aspettando di avere con sé anche Boateng, il pezzo pregiato del mercato. «Abbiamo fatto un'ottima partita nelle due fasi», dice l'allenatore. «Ho visto voglia e personalit­à, sarebbe stato bellissimo vincere. Direi che è una prova superata, la prestazion­e mi è piaciuta. Il Monza non è partito da zero, avevamo già un blocco importante. Ma contro una squadra che ha un livello da serie A, avremmo anche meritato di vincere».

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