Cassani esulta: Filippo ha un “motore” potente
«Anche su strada potrà togliersi molte soddisfazioni, magari nelle classiche»
Al settimo Mondiale da c.t. Davide Cassani si gode il primo oro in assoluto, la prima vera gioia a cronometro, che aveva soltanto assaporato nel 2015 con l’argento di Adriano Malori.
In attesa della prova in linea maschile, in programma domani, ieri sera in casa azzurra c’è stato il tempo per festeggiare la prima medaglia della spedizione imolese. Il commissario tecnico si è complimentato con Filippo Ganna: «Era molto determinato, si era preparato davvero bene nelle ultime settimana. Avevamo previsto la media dei 53 orari, era nelle sue corde e nelle possibilità di un motore potente come il suo. Un successo meritato che sottolinea i progressi compiuti, anche rispetto al bronzo conquistato ad Harrogate l’anno scorso. Su pista va fortissimo, ma sono certo che anche su strada potrà togliersi altre grandi soddisfazioni. Ha solo 24 anni, lo vedrei bene in grandi classiche come il Fiandre o la Parigi-Roubaix».
MESSAGGIO. Nel dopo gara si è scoperto che alla vigilia, giovedì sera, lo stesso Ganna aveva inviato un messaggio al c.t., preannunciandogli le sue intenzioni con poche,significative parole: «Domani voglio vincere». Detto, fatto: un successo all’altezza delle tante aspettative che ha fatto felice anche l’altro azzurro in gara, Edoardo Affini (14° al traguardo), il quale aveva già terminato la sua prova da un pezzo e si è gustato il volo di Ganna dalla tv. Al primo intertempo con grande sicurezza ha esclamato: «Arriva primo, non lo riprendono più». Anche qui, profezia avverata, mentre in ammiraglia il c.t. della pista Marco Villa e il braccio destro del c.t. Cassani, Marco Velo, si godevano le gesta del piemontese, capace di spingere a tutta senza sbagliare una mossa.
LO SCONFITTO. Contrariato il grande battuto di giornata, Wout Van Aert, il belga che aveva vinto due tappe al Tour e si era imposto in Italia alla Strade Bianche e alla Sanremo: «Non potevo fare meglio, ho faticato nella fase in cui c’era vento contrario. Poi nella seconda parte mi sono ripreso, ma Ganna è stato semplicemente molto più forte rispetto a tutti gli altri. Mi accontento di questo argento e già domani (oggi, ndr) tornerò in sella per provare il percorso della prova in linea con i miei compagni».
Fuori dal podio uno dei più attesi, Geraint Thomas, che dalla prossima settimana sarà in lotta per la maglia rosa al Giro d’Italia: «Sono andato molto vicino alla medaglia, mi dispiace. Purtroppo ho dovuto gareggiare senza computerino, al momento della partenza non si trovava più e ho dovuto arrangiarmi con le sensazioni. Sono contento per Ganna, mio compagno di squadra alla Ineos. Proveremo a toglierci altre soddisfazioni in rosa in Italia».
E chissà che lo stesso Ganna non abbia ricevuto altri attestati di stima da un’icona in materia come Sir Bradley Wiggins, che già l’anno scorso dopo i tanti successi in pista gli aveva scritto un messaggio di complimenti: «Leggenda. Sono molto felice per te. Dimostrazione di classe».