Corriere dello Sport

Milan, 12 rigori per l’Europa

PIOLI AI GIRONI: BATTUTO IL RIO AVE DOP0 120’ E UN FINALE INCREDIBIL­E

- Vitiello e il commento di Ordine

Il Milan ha centrato la qualificaz­ione alla fase a gironi dell'Europa League dopo una sofferenza inaudita. Gli uomini di Pioli hanno avuto bisogno dei calci di rigore per avere la meglio sul Rio Ave e hanno rischiato la clamorosa eliminazio­ne contro una formazione sulla carta inferiore. Il penalty del 2-2 di Calhanoglu è arrivato nel recupero del secondo tempo supplement­are ed è stata la freddezza del turco ad allungare ulteriorme­nte il match fino ai tiri dagli undici metri. Lì è stato decisivo l'errore di Santos (con parata di Donnarumma) al termine di una serie infinita di tiri che entrerà nella storia del calcio. Il tecnico di Parma ha così allungato a 18 la striscia dei risultati positivi, ma stavolta ha rischiato tremendame­nte e il suo Milan è stato assai deludente al di là dell'accesso alla fase a gironi.

POCO MILAN. A Porto il Stefano Pioli ha visto la peggior versione stagionale della sua formazione che ha commesso troppi errori nei passaggi, ha giocato sotto ritmo e non è riuscito a creare problemi agli avversari. I rossoneri hanno fatto i conti con le difficili condizioni atmosferic­he (vento e freddo), ma soprattutt­o con una formazione che ha giocato una partita "sporca", con poco fronzoli, molta concretezz­a e l'obiettivo di tenere il pallone (56% di possesso al 45') per non far avvicinare gli avversari dalla loro porta. Il 4-2-3-1 di Silva in fase di non possesso si trasformav­a in un 4-4-2 che aveva come intento quello di blindare le fasce dove nel post lockdown il

Milan ha costruito le sue fortune. Obiettivo raggiunto perché i rossoneri hanno tirato di più verso lo specchio della porta, ma Kieszek non ha mai davvero rischiato. Colpa non solo di Maldini, schierato inspiegabi­lmente come centravant­i al posto di Colombo, ma anche di un

Calhanoglu al di sotto del suo standard e a un Castillejo appannato che non a caso è stato sostituito all'intervallo.

CHE BEFFA. A inizio ripresa l'ottimo Brahim Diaz sulla destra (Saelemaeke­rs è andato sulla corsia opposta) ha dato vitali

tà al Diavolo che sugli sviluppi di un angolo, è passato in vantaggio con una rasoiata del belga. Donnarumma e compagni giocavano finalmente con maggiore velocità e commettend­o meno errori, ma la loro fiammata è durata poco perché i padroni di casa non hanno perso la testa e hanno ripresa a palleggiar­e, costruendo da dietro. Silva ha azzeccato il primo cambio gettando nella mischia Francisco Geraldes, autore con un bell'inseriment­o del pari su cross di Mané e rifinitura di Piazon. Il Milan è rimasto spiazzato ed è tornato a essere quello tutt'altro che brillante del primo tempo rischiando di incassare il 2-1 addirittur­a nel recupero della ripresa con Santos. Il vantaggio dei portoghesi in realtà è stato solo rimandato all'inizio dei supplement­ari: dopo appena 20 secondi l'angolano Gelson ha sfruttato un involontar­io assist di Kessie per firmare il raddoppio e il Diavolo ha visto l'inferno. Pioli si è giocato la carta Colombo e Bennacer si è reso pericoloso su punizione. Poi, nell'assedio finale, Hernandez ha scaldato i guanti di Kieszek fino al rigore (regalato da Borevkovic) che all'ultimo tuffo Calhanoglu ha trasformat­o allungando il confronto ai rigori. Lì il Milan, dopo una serie pazzesca di tiri, è stato salvato dalla parata decisiva di Donnarumma su Santos.

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ANSA La festa dopo il gol del vantaggio rossonero, ma poi sarà una serata piena di paura...
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