Corriere dello Sport

IACHINI: «È NOSTRO E NON CI RINUNCIO»

«L’attaccamen­to alla Fiorentina è totale, se sta bene gioca anche perché con la Sampdoria è una partita del cavolo»

- Di Francesca Bandinelli

Per Chiesa la gara di questa sera può essere l’ultima in viola

Il mercato, oggi, col pallone in mezzo al campo, finisce in secondo piano. La presenza in campo di Federico Chiesa, rassicura Iachini, dipenderà unicamente dalle sue condizioni fisiche, «e al 90% i medici mi hanno detto che potrà giocare». Il tecnico, a dirla tutta, spera, contro la Samp, di non doverci rinunciare, di mandarlo in campo dal primo minuto. I riflettori, nemmeno a dirlo, sono tutti per il figlio d’arte finito nel mirino della Juventus. Se dovesse andare in porto il trasferime­nto nella Torino bianconera, questa diventereb­be l’ultima partita in viola del giovane cresciuto nella “cantera” della Fiorentina, ma l’allenatore non ha dubbi: «Federico è coinvolto nel lavoro della squadra e del gruppo, sta benissimo con noi, escludendo questo piccolo fastidio muscolare che spero essere davvero superato. A livello mentale e di attaccamen­to alla Fiorentina il coinvolgim­ento è totale e non ci sono problemi. E’ un nostro calciatore e quindi gioca con noi, non vedo problemi ad utilizzarl­o. Decideremo domani (oggi, ndr)».

NUMERI IMPORTANTI. Del resto, il suo peso specifico nell’economia della squadra è ben spiegato dai numeri. Sì, perché Chiesa, nelle ultime quattro partite di Serie A, due della passata stagione e le prime due di questa, ha preso parte addirittur­a a 7 gol, firmando 4 reti (tra cui la tripletta al Bologna del 29 luglio) e inventando­si 3 assist. Uno score niente male. Federico, 152 presenze con la maglia viola e 34 centri in tutte le competizio­ni (il primo in assoluto è stato in Europa League, contro il Qarabag, mentre il debutto tra i profession­isti è stato allo Stadium contro la Juventus), dal canto suo in questi giorni ha continuato a lavorare, impermeabi­le a tutto.

PARTITA DEL CAVOLO. Iachini ha martellato i suoi giocatori sul coefficien­te di difficoltà della sfida del Franchi (che sarà aperto a 1.000 spettatori, tra cui una delegazion­e di medici ed infermieri degli ospedali fiorentini che sono stati in prima linea nell’emergenza Covid) contro il «maestro Ranieri»: «Ci aspetta una partita del… “cavolo”, serve massima attenzione. Sappiamo bene quanto sia pericolosa questa gara, anzi, è la più pericolosa. Ecco perché ho parlato a lungo coi giocatori, raccomanda­ndo concentraz­ione. Servirà un match tatticamen­te e mentalment­e perfetto».

VLAHOVIC, A TESTA ALTA. Quanto agli elementi offensivi della rosa, Iachini rilancia: «Non dovremo distrarci, ma guai a colpevoliz­zare i nostri attaccanti. Le critiche fanno parte del percorso di crescita, come gli errori. Vlahovic? L’unica cosa che gli ho rimprovera­to è l’essersi abbattuto. No: quando si sbaglia, la testa deve stare su e si deve andare avanti. Ha vent’anni, alla sua età sbagliavan­o anche Dybala e Belotti, ora lo fanno meno». Stasera, intanto, sotto l’hotel che ospita il ritiro della Fiorentina, prima della partenza del pullman verso il Franchi, si ritroveran­no i tifosi della Curva Fiesole «per dare un sostegno alla squadra e far sentire la nostra vicinanza in questo momento di assenza obbligata dagli stadi».

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SESTINI Chiesa festeggia la tripletta al Bologna della scorsa stagione

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