ROMA-MAYORAL AFFARE FATTO
L’attaccante spagnolo arriva in prestito biennale per 2 milioni con diritto di riscatto
Gli indizi, le informazioni, la logica andavano tutti in questa direzione. Poi però l’affare andava chiuso. Hecho, come dicono in Spagna. La Roma lo ha fatto ieri, ingaggiando l’attaccante Borja Mayoral dal Real Madrid. La formula è abbastanza vantaggiosa: prestito biennale per 2 milioni, con diritto che prevede la possibilità di riscattarlo nel 2021 a 15 milioni e nel 2022 a 19. Mayoral, che in queste ore dovrà rinnovare il contratto fino al 2023, firmerà un accordo con la Roma per ulteriori due anni. Già oggi sarà in Italia per le visite mediche e per abbracciare la nuova squadra, anche se è improbabile che la burocrazia gli consenta di partecipare alla trasferta di Udine.
DETTAGLI. E’ un’operazione simile a quella che portò Alvaro Morata alla Juventus nel 2014. Solo che in quel caso il Madrid pretese il diritto di riacquisto dopo il prestito di due anni, che puntualmente esercitò. In questo caso invece il Real avrà solo una prelazione sulla futura rivendita: se pareggerà l’offerta del potenziale acquirente, potrà riprenderlo. Tra l’altro la Roma sceglierà su Mayoral in concomitanza con la conclusione del rapporto con
Edin Dzeko, che potrebbe rinnovare il contratto per spalmare lo stipendio da 7,5 milioni netti ma in questo momento ha la scadenza scritta nel 2022. Mayoral guadagnerà decisamente meno: circa 1,5 milioni netti a stagione inclusi i bonus comodi.
ATTESA. La Roma aveva raggiunto una bozza d’intesa con il Real Madrid già la scorsa settimana. E sperava di avere il giocatore a disposizione più velocemente. Ma Zidane, che ha lanciato giovanissimo Mayoral dalla cantera del club, aveva chiesto qualche giorno di tempo per riflettere se liberarlo. Lo stesso Borja, nato e cresciuto in un sobborgo di Madrid, non era entusiasta di staccarsi dalla casa madre dopo l’esperienza non felice al Wolfsburg, tanto più per andare in una squadra dove farà fatica a giocare titolare. Ma alla fine le perplessità sono state superate da parte di tutti. Non a caso Zidane, nella partita infrasettimanale contro il Valladolid, ha concesso a Mayoral solo qualche minuto, preferendogli Jovic e Vinicius. Ieri po
meriggio a Trigoria è avvenuto lo scambio di documenti, alla presenza del procuratore del giocatore Alejandro Camano e di Davide Lippi, l’intermediario della trattativa sin dalla prima ora.
LA RATIO. La Roma risolve così il problema del vice Dzeko, investendo su un giovane emergente. Per questo aveva sondato in extremis la Fiorentina per Dusan Vlahovic, centravanti classe 2000, ricevendo un secco no al prestito. Jovic invece non è mai stato un’opzione per questioni di costi e di preferenze dell’interlocutore. Classe ‘97, Mayoral sarà il quinto elemento della colonia spagnola di Trigoria dopo Pau Lopez, Pedro, Carles Perez e Villar. Non avrà problemi dunque a comunicare con lo spogliatoio. Né lo ostacolerà il diabete, la malattia che gli è stata diagnosticata sin da quando era bambino. Mayoral ha già parlato con passione dell’argomento, assicurando che «con un po’ di attenzione, il diabete si può gestire tranquillamente e non impedisce lo svolgimento di una vita normale». Un messaggio di ottimismo e speranza.
Friedkin potrà acquistarlo per 15 milioni nel 2021 e per 19 nel 2022