E ORA SMALLING È AI DETTAGLI
Il blitz di Fienga a Londra ha dato la svolta alla trattativa
Smalling closing. E’ ormai una questione di ore: l’acquisto più desiderato dell’estate si materializzerà in autunno. Il gigante dormiente di cui parlava Ryan Friedkin si è svegliato. La Roma ha praticamente chiuso la trattativa con il Manchester United grazie al blitz londinese di giovedì, firmato da Fienga e Zubiria, anche se manca qualche tassello per completare il “deal”. Le due società stanno lavorando per inserire un altro giocatore nel discorso, che viaggerebbe verso Roma come Smalling. Un esterno destro. I nomi in ballo sono il portoghese Diogo Dalot, nazionale under 21, gradito a Fonseca, e l’olandese Timothy Fosu-Mensah, classe ‘98, che ha il contratto in scadenza nel 2021 e per questo fa gola a parecchie squadre. Si tratta, soprattutto sul primo. Ma a prescindere di come andranno le operazioni collaterali, Smalling è pronto a realizzare il suo desiderio, cioè tornare nella magnifica villa sull’Appia Antica che aveva affittato l’anno scorso. Occorre aggiuneger un retroscena per far capire quanto abbia pesato la sua volontà: l’Inter si è ritirata dalla corsa quando ha capito che Chris si sarebbe spostato dall’Inghilterra solo per la Roma.
RIFINITURE. Smalling si legherà alla società che ha scelto fino al 2023, prolungando di un anno il contratto attuale con lo United, per una cifra di circa 3 milioni netti. Non potrà giocare a Udine ma sarà disponibile per la ripresa del campionato, contro il Benevento. D’altra parte la sua condizione fisica è discreta ma il rit
mo partita gli manca: ha giocato l’ultima volta due mesi fa, contro la Juventus, a fine campionato. Da lì in poi, a causa della diatriba con gli inglesi che non lo hanno lasciato alla Roma neppure per l’ottavo di Europa League, non ha avuto modo di esibirsi. In Premier League l’allenatore Solskjaer, che non vede l’ora di toglierselo di torno, non lo ha mai convocato. Nella Roma invece Smalling sarà il perno della difesa a tre, il leader esperto che guiderà un gruppo di giovani, da Mancini a Kumbulla passando per Ibañez. Con il suo ritorno, Fonseca è stato esaudito nelle richieste-base: la conferma di Smalling e Mkhitaryan e l’arruolamento di Pedro, i tre assi venuti dalla Premier, più il vice Dzeko, che come leggete nell’altra pagina sarà lo spagnolo Borja
Mayoral.
AVANTI. Ora Fonseca, che sente più solida la sua posizione dopo Roma-Juventus, chiede un altro sforzo alla dirigenza: un esterno in più. Se non arriverà dal Man United, verrà scelto altrove. Ma prima occorre vendere. Karsdorp, attualmente infortunato, ha già rifiutato due trasferimenti perché vuole giocarsi le sue chance a Trigoria: per le sue qualità fisiche non dispiace a Fonseca, soprattutto nel 3-4-2-1. Santon ha preferito non spostarsi in Turchia, anche perché si è appena sposato. Bruno Peres, al di là di qualche sondaggio, non ha grandi proposte: il Parma lo voleva in prestito, ma prima la Roma dovrebbe rinnovargli il contratto in scadenza nel 2021. Impossibile, in questi termini. Anche perché a Udine potrebbe addirittura giocare dal primo minuto: tre partite, tre terzini diversi. E’ evidente che la Roma cerchi un titolare di fascia.