Corriere dello Sport

E ORA SMALLING È AI DETTAGLI

Il blitz di Fienga a Londra ha dato la svolta alla trattativa

- Di Roberto Maida

Smalling closing. E’ ormai una questione di ore: l’acquisto più desiderato dell’estate si materializ­zerà in autunno. Il gigante dormiente di cui parlava Ryan Friedkin si è svegliato. La Roma ha praticamen­te chiuso la trattativa con il Manchester United grazie al blitz londinese di giovedì, firmato da Fienga e Zubiria, anche se manca qualche tassello per completare il “deal”. Le due società stanno lavorando per inserire un altro giocatore nel discorso, che viaggerebb­e verso Roma come Smalling. Un esterno destro. I nomi in ballo sono il portoghese Diogo Dalot, nazionale under 21, gradito a Fonseca, e l’olandese Timothy Fosu-Mensah, classe ‘98, che ha il contratto in scadenza nel 2021 e per questo fa gola a parecchie squadre. Si tratta, soprattutt­o sul primo. Ma a prescinder­e di come andranno le operazioni collateral­i, Smalling è pronto a realizzare il suo desiderio, cioè tornare nella magnifica villa sull’Appia Antica che aveva affittato l’anno scorso. Occorre aggiuneger un retroscena per far capire quanto abbia pesato la sua volontà: l’Inter si è ritirata dalla corsa quando ha capito che Chris si sarebbe spostato dall’Inghilterr­a solo per la Roma.

RIFINITURE. Smalling si legherà alla società che ha scelto fino al 2023, prolungand­o di un anno il contratto attuale con lo United, per una cifra di circa 3 milioni netti. Non potrà giocare a Udine ma sarà disponibil­e per la ripresa del campionato, contro il Benevento. D’altra parte la sua condizione fisica è discreta ma il rit

mo partita gli manca: ha giocato l’ultima volta due mesi fa, contro la Juventus, a fine campionato. Da lì in poi, a causa della diatriba con gli inglesi che non lo hanno lasciato alla Roma neppure per l’ottavo di Europa League, non ha avuto modo di esibirsi. In Premier League l’allenatore Solskjaer, che non vede l’ora di togliersel­o di torno, non lo ha mai convocato. Nella Roma invece Smalling sarà il perno della difesa a tre, il leader esperto che guiderà un gruppo di giovani, da Mancini a Kumbulla passando per Ibañez. Con il suo ritorno, Fonseca è stato esaudito nelle richieste-base: la conferma di Smalling e Mkhitaryan e l’arruolamen­to di Pedro, i tre assi venuti dalla Premier, più il vice Dzeko, che come leggete nell’altra pagina sarà lo spagnolo Borja

Mayoral.

AVANTI. Ora Fonseca, che sente più solida la sua posizione dopo Roma-Juventus, chiede un altro sforzo alla dirigenza: un esterno in più. Se non arriverà dal Man United, verrà scelto altrove. Ma prima occorre vendere. Karsdorp, attualment­e infortunat­o, ha già rifiutato due trasferime­nti perché vuole giocarsi le sue chance a Trigoria: per le sue qualità fisiche non dispiace a Fonseca, soprattutt­o nel 3-4-2-1. Santon ha preferito non spostarsi in Turchia, anche perché si è appena sposato. Bruno Peres, al di là di qualche sondaggio, non ha grandi proposte: il Parma lo voleva in prestito, ma prima la Roma dovrebbe rinnovargl­i il contratto in scadenza nel 2021. Impossibil­e, in questi termini. Anche perché a Udine potrebbe addirittur­a giocare dal primo minuto: tre partite, tre terzini diversi. E’ evidente che la Roma cerchi un titolare di fascia.

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LAPRESSE Smalling durante la trasferta a Torino contro i granata

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