Mattia, un addio in punta di piedi
BANI IN PRESTITO AL GENOA, OPERAZIONE DA 5 MILIONI DI EURO
E’ andato via com’era arrivato, senza troppo clamore. Mattia Bani passa al Genoa, ormai manca soltanto l’ufficialità. Non si torna indietro, l’accordo è fatto. Non un fulmine a ciel sereno, forse. Ma certo una distonia in un mercato armonizzato dall’esordio di Hickey. Quello di Bani è certo un addio inaspettato, forse l’unico che davvero non sembrava necessario. Un’idea maturata nelle ore scorse e poi concretizzata già nel pomeriggio, quando il giocatore ha dato il suo ok. Indubbiamente il Bologna si priva di uno dei giocatori più positivi della scorsa stagione, e questo è un dato che Bani è guadagnato sul campo, con il sacrificio, con partite all’altezza. Un dato riscontrabile anche in termini di gol: 4, utili a mettere insieme 10 punti. Probabilmente, dopo Barrow e Palacio, il giocatore che più ha inciso nel campionato scorso.
SOLDI. Era arrivato dal Chievo per 2,5 milioni di euro, passa al Genoa per 5 milioni di euro. La formula è un prestito con obbligo di riscatto. E’ un gruzzolo che il Bologna investirà per un attaccante o un altro difensore? E’ ancora da capire. Ma intanto si aspetta qualcuno da inserire, a meno che Denswil non passi definitivamente al centro del reparto lasciando la questione fascia sinistra a Dijks e Hickey, ormai a pieno titolo nella testa di Sinisa Mihajlovic. Mai sopra le righe, mai una sbavatura, quella di Bani con il Bologna è stata una felice storia breve. Quando lo prelevarono dal Chievo a molti sembrava soltanto un rincalzo. Poi la necessità di schierarlo, le buone partite, il primo gol contro il Brescia. Da lì la conquista del ruolo titolare, mai davvero in competizione con Denswil, troppo fragile al centro del reparto. L’ultimo è stato per Bani il campionato delle conferme, delle certezze. E’ cresciuto tanto.
CARRIERA. Bani lascia Bologna dopo 27 presenze e un contratto lungo fino al 2023. Sembrava destinato a mettere radici qui, e invece no. Il giocatore torna in una delle squadre in cui è cresciuto, il Genoa. Lì, tra il 2011 e il 2012, aveva collezionato 40 presenze in Primavera. Un anno e mezzo in cui Bani era cresciuto, si era fatto vedere, aveva appreso qualche segreto, anche se poi era andato a farsi le ossa alla Reggiana in Serie C. Un giro lungo, quello per arrivare in A, culminato con il Chievo e la certezza di poter far parte del calcio che conta. Il Bologna è arrivato dopo. «Dirò sempre grazie a Mihajlovic», ha detto a inizio del campionato scorso. Erano già i giorni in cui Bani aveva scalzato tutti nelle gerarchie, il titolare era diventato lui. Va a farlo da un’altra parte.
Arrivato dal Chievo si è conquistato sul campo la fiducia dell’allenatore serbo