Corriere dello Sport

Dal buio alla luce Martina ha vinto la sua partita

La crisi, l’anoressia, il ritorno «Ora penso soltanto a me»

- Di Alessandro Mastroluca

Martina Trevisan ha iniziato a volare.«Ora penso a me, a come io sto in campo e non alla mia avversaria» ha detto dopo la vittoria contro Cori Gauff, la sedicenne di cui tutti parlano. Un successo che le ha permesso di arrivare dove fino a poco fa non avrebbe osato nemmeno sognare, al terzo turno del Roland Garros. Oggi Gauff è sempre al centro della scena, come Martina alla sua età. Ma non si cresce tutti con lo stesso tempo. «Giocare a tennis mi divertiva. Fino a quando non mi sono divertita più» ha sintetizza­to Trevisan in un articolo confession­e su The Owl Post. Insieme all’ammirazion­e per il suo dritto mancino naturale e veloce, inizia a sentire intorno a sé la fretta di cogliere i frutti di quel suo talento acerbo.

4 ANNI BUI. Vive il tennis come una responsabi­lità, ma ha spalle ancora troppo strette per portarne il peso. Scappa via dal tennis che abbandona dal 2010 al 2014. Fugge dal suo fisico muscoloso che avrebbe dovuto essere la cura e si è rivelato l’origine di un malessere buio che ora guarda in faccia e chiama col suo nome: anoressia. Smette quasi di mangiare, nella paradossal­e convinzion­e che sparire sia il modo per farsi vedere.

LA RINASCITA. Tocca il punto di non ritorno e riemerge, perché anche le farfalle hanno bisogno del loro tempo per uscire dal bozzolo e aprire le ali verso mondi nuovi. Ha ricomincia­to con i tornei di grado più basso, gli ITF con montepremi di diecimila dollari. La seconda carriera le porta soddisfazi­oni. Nel 2017 si qualifica per la prima volta in un torneo WTA, nel 2019 chiude la stagione da numero 153 del mondo, il suo ranking migliore nella classifica di fine anno. Con accanto il coach Matteo Catarsi, mai nome fu più rivelatore di un destino da condivider­e, all’Australian Open debutta nel tabellone principale di uno Slam. Si prende anche la soddisfazi­one di superare Eugenie Bouchard, la bella canadese ex top 10, nell’ultimo turno di qualificaz­ione.

Al Roland Garros, ha vinto la sua prima partita in un major contro Camila Giorgi che si è ritirata a metà del secondo set. Poi ha fatto emergere la nuova tranquilli­tà in una partita complessa come quella contro Gauff. «Dovevo pensare solo a me, e non al fatto che dovevo giocare contro una giocatrice così giovane ma con più esperienza di me negli Slam» ha spiegato Trevisan dopo la partita. Al terzo turno sfida la greca Maria Sakkari, numero 24 del mondo. Esserci è già un successo. Ma non fermatela, non ancora.

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GETTY Martina Trevisan, 26 anni, al terzo turno del Roland Garros
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