Ora si investa sul passaggio alla mobilità elettrica
La transizione dalle auto tradizionali alle auto elettrificate è ormai iniziata. I costruttori stanno stanziando somme ingenti e da qui al 2025 decine di modelli elettrificati verranno lanciati sui mercati mondiali. Il passaggio non sarà per tutti i Paesi allo stesso modo e negli stessi tempi. I prodotti elettrificati, gradualmente, entreranno sui mercati mondiali ed il ruolo delle automobili a benzina e Diesel sarà chiave ancora per parecchio tempo. Non si dovrà ricorrere a soluzioni ideologiche e fughe in avanti, come finora ha fatto il Governo italiano. Piuttosto, bisognerà sviluppare e implementare un piano strategico che includa più di un elemento evolutivo all’attuale situazione legislativa, fiscale e industriale nel nostro Paese. Il Governo finora se l’è cavata con delle iniziative di basso profilo e costo. Purtroppo non è così che funziona. Per passare negli anni dal termico all’elettrificato, bisognerà stanziare somme ingenti, decine di miliardi, se non vogliamo scadere a realtà mondiale di seconda se non terza fascia. La Cina, il Giappone e gli USA hanno piani precisi per gli indirizzi futuri della mobilità. Vetture elettriche, autonome, connesse. Noi siamo ancora indietro. In Europa, i Governi di Francia e Germania hanno capito dove tira il vento e sono corsi ai ripari preparando piani strategici pluriennali, stanziando svariati miliardi, per costruire fabbriche per le batterie, punti di ricarica per le vetture elettriche e a Idrogeno e velocizzare il rinnovo del parco. Da noi ancora non è partito in maniera decisa il tema dei punti di ricarica dell’elettrico e l’unico punto di carica delle vetture ad idrogeno resta quello di Bolzano: in Europa sono centinaia. Ora, la disponibilità delle somme che vengono dall’Europa con il Recovery Fund, viene in soccorso al Governo. Ancora non è chiaro quali siano le priorità che l’Esecutivo prenderà in considerazione per rendere il nostro Paese più moderno e competitivo. Certamente una priorità è rappresentata dal tema della mobilità e dal settore automobilistico che contribuisce in maniera primaria al PIL ed alla fiscalità. Ignorare l’esigenza di evolvere in maniera graduale ma decisa e strategica dalle vetture tradizionali a quelle elettrificate e rivedere anche tutto il rapporto con gli automobilisti, sarebbe un errore molto grave.