Gotti con il jolly Pereyra
UDINE - «Mi aspetto dalla squadra la voglia di dare il massimo, di non sbagliare dal punto di vista dell’atteggiamento». E’ quanto ha detto a chiare note Luca Gotti, che sprona i suoi, che si aspetta da loro il riscatto dopo due sconfitte consecutive che definisce «pessimi risultati». Rispetto alla gara con lo Spezia, il tecnico veneto recupera in mezzo il mediano Arslan, sulla corsia di destra l’argentino Molina. Soprattutto può disporre di Pereyra, che ha risolto tutti i problemi di natura burocratica e che ha il via libera per aiutare una squadra che al momento è tra le più malridotte. Anche perché l’infermeria rimane folta, con altri che sono non al meglio della condizione generale tra cui il citato Molina.
Al di là delle parole di Gotti, sarà assai difficile per i bianconeri fare peggio di mercoledì sera contro lo Spezia. Il nocchiero dei bianconeri si è soffermato sull’uomo del giorno, Pereyra. «Devo pensarci, devo verificare ulteriormente la sua condizione (i bianconeri si alleneranno anche stamani), ha pochi allenamenti addosso, in generale e con la squadra. Dal punto di vista tattico, l’argentino è quel tipo di giocatore che può indurti a modificare le cose». Sulla Roma. «Oggi c’è una grande differenza rispetto alla partita di due mesi fa, mesi che sembrano anni. Ho visto le prime due partite della Roma, mi è piaciuta molto, due partite che a mio avviso meritava di vincere, invece si trova con un solo punto per un errore burocratico e si è lasciata sfuggire una vittoria che avrebbe meritato contro la Juventus. È una squadra di grande qualità che ha aggiunto Pedro, con cui ho condiviso un percorso al Chelsea. Insieme abbiamo vinto l’Europa League, con la piccola differenza che per me era la prima volta in carriera, per lui forse il trofeo numero 26 o 27. Credo sia uno dei giocatori in attività che ha vinto di più in assoluto e quando lo alleni capisci il perché».