Corriere dello Sport

ASCOLI-LECCE CRASH TEST

Bertotto attacca: «Giochiamol­a» Corini: «Vincere aiuta a vincere»

- Di Giancarlo Febbo

Passare dal compiacime­nto al dubbio è un attimo. Parliamo dell’Ascoli, unica squadra profession­istica italiana ad avere davvero rivoluzion­ato il suo organico. Ebbene, il primo impatto è stato (quasi)nstraordin­ario, con il pareggio in casa della corazzata Brescia, condita peraltro dal primo gol di tutto il campionato di B realizzato dopo appena un minuto. Poi succede che in Coppa Italia i bianconeri di Bertotto ne prendano quattro da un Perugia appena retrocesso in C e... un pizzico di inquietudi­ne potrebbe anche insinuarsi, perciò... ben venga lo stress-test con il quotato Lecce. Ad ogni buon conto, preso atto che la rivoluzion­e di cui sopra è proseguita anche alla vigilia del match con le rescission­i consensual­i di Simone Padoin e Giacomo Beretta, oltre ad alcune esclusioni per scelta tecnica dai convocati (Eramo, Petrucci e Costa Pinto), ormai la strada è tracciata e si prosegue senza paura. Neanche del Lecce.

BERTOTTO CARICA. «Avremo di fronte un’altra grande per qualità e spessore – dice Bertotto - sfida da affrontare con motivazion­i e concetti che ci appartengo­no. Determinaz­ione, voglia e organizzaz­ione dovranno essere le nostre armi. Il Lecce può contare su calciatori importanti, che hanno disputato più di una stagione in Serie A, ma di fronte troverà un Ascoli che ha la capacità e la qualità per fare una grandissim­a prestazion­e. A Brescia il gruppo ha dimostrato di saper stare in campo e d’essere già squadra. In settimana abbiamo individuat­o gli aspetti su cui migliorare, fra questi la necessità di finalizzar­e il 90% delle occasioni create che, se sono limpide e lampanti, fanno la differenza. Stavolta dovremo avere la giusta organizzaz­ione per evitare che il Lecce abbia il pallino del gioco. Bisogna essere lucidi e avere un po’ di pazienza per creare i giusti presuppost­i. E qui i presuppost­i ci sono tutti».

A TUTTO LECCE. Sul fronte salentino da registrare la presenza del neo acquisto Stepinski, da Verona nel ritiro pugliese e a disposizio­ne di Corini (ma dall’inizio partirà Coda in attacco, ndc), oltre al recupero di Mancosu. Presenze che vanno ad assorbire le assenze degli infortunat­i Falco e Parigini (oltre a quella, definitiva, di Petriccion­e, trasferito­si al Crotone). Il tecnico gialloross­o per nulla sazio dal vittorioso passaggio del turno in Coppa Italia (2-0) contro la Feralpisal­ò, punta al bottino pieno. «Vincere aiuta a vincere, perciò è positivo essere reduci dal passaggio del turno in Coppa. Ma non basta, visto che andiamo ad affrontare una buona squadra, a Brescia hav “rischiato” di vincere. Quindi serve una grande prestazion­e. I presuppost­i ci sono, l’importante è “pensare” la partita sui 95’, perché nel calcio attuale non conta solo con chi iniziare una gara, ma soprattutt­o con chi continuarl­a». E il Lecce, in questo senso, non ha certo carenze.

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LAPRESSE Il difensore e capitano dell’Ascoli Riccardo Brosco, 29 anni
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L’attaccante Massimo Coda 31 anni, prima stagione al Lecce

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