ASCOLI-LECCE CRASH TEST
Bertotto attacca: «Giochiamola» Corini: «Vincere aiuta a vincere»
Passare dal compiacimento al dubbio è un attimo. Parliamo dell’Ascoli, unica squadra professionistica italiana ad avere davvero rivoluzionato il suo organico. Ebbene, il primo impatto è stato (quasi)nstraordinario, con il pareggio in casa della corazzata Brescia, condita peraltro dal primo gol di tutto il campionato di B realizzato dopo appena un minuto. Poi succede che in Coppa Italia i bianconeri di Bertotto ne prendano quattro da un Perugia appena retrocesso in C e... un pizzico di inquietudine potrebbe anche insinuarsi, perciò... ben venga lo stress-test con il quotato Lecce. Ad ogni buon conto, preso atto che la rivoluzione di cui sopra è proseguita anche alla vigilia del match con le rescissioni consensuali di Simone Padoin e Giacomo Beretta, oltre ad alcune esclusioni per scelta tecnica dai convocati (Eramo, Petrucci e Costa Pinto), ormai la strada è tracciata e si prosegue senza paura. Neanche del Lecce.
BERTOTTO CARICA. «Avremo di fronte un’altra grande per qualità e spessore – dice Bertotto - sfida da affrontare con motivazioni e concetti che ci appartengono. Determinazione, voglia e organizzazione dovranno essere le nostre armi. Il Lecce può contare su calciatori importanti, che hanno disputato più di una stagione in Serie A, ma di fronte troverà un Ascoli che ha la capacità e la qualità per fare una grandissima prestazione. A Brescia il gruppo ha dimostrato di saper stare in campo e d’essere già squadra. In settimana abbiamo individuato gli aspetti su cui migliorare, fra questi la necessità di finalizzare il 90% delle occasioni create che, se sono limpide e lampanti, fanno la differenza. Stavolta dovremo avere la giusta organizzazione per evitare che il Lecce abbia il pallino del gioco. Bisogna essere lucidi e avere un po’ di pazienza per creare i giusti presupposti. E qui i presupposti ci sono tutti».
A TUTTO LECCE. Sul fronte salentino da registrare la presenza del neo acquisto Stepinski, da Verona nel ritiro pugliese e a disposizione di Corini (ma dall’inizio partirà Coda in attacco, ndc), oltre al recupero di Mancosu. Presenze che vanno ad assorbire le assenze degli infortunati Falco e Parigini (oltre a quella, definitiva, di Petriccione, trasferitosi al Crotone). Il tecnico giallorosso per nulla sazio dal vittorioso passaggio del turno in Coppa Italia (2-0) contro la Feralpisalò, punta al bottino pieno. «Vincere aiuta a vincere, perciò è positivo essere reduci dal passaggio del turno in Coppa. Ma non basta, visto che andiamo ad affrontare una buona squadra, a Brescia hav “rischiato” di vincere. Quindi serve una grande prestazione. I presupposti ci sono, l’importante è “pensare” la partita sui 95’, perché nel calcio attuale non conta solo con chi iniziare una gara, ma soprattutto con chi continuarla». E il Lecce, in questo senso, non ha certo carenze.