Corriere dello Sport

STOP AL NAPOLI, È CAOS

Positivo anche Elmas, l’Asl dispone l’isolamento. La Juve: Noi in campo

- Bonsignore e Giordano

La Lega conferma: si gioca alle 20.45 DeLa ora rischia lo 0-3 a tavolino

NAPOLI

Allacciate le cinture di sicurezza, perché il calcio esce dal perimetro (e dal rettangolo) e finisce in isolamento fiduciario: la «madre di tutte le partite» sparisce nelle turbolenze d’un sabato kafkiano con un tackle che la Asl di Napoli sistema nei para-stinchi del football, lasciandol­o ruzzolare in una sequenza d’interrogat­ivi subdoli. E’ vietato giocare, senza se e pure senza ma, e la decisione - che ha l’impronta dell’aut aut - stronca qualsiasi divagazion­e e introduce in un mondo nuovo, forse ignoto, che deve decollare dopo una scelta dolorosa e però ritenuta evidenteme­nte inevitabil­e. Per la Asl di Napoli, non si può volare due volte, non si dovranno prendere pullman per andare a Capodichin­o, poi in albergo a Torino, poi allo stadio, poi da lì a Caselle e infine anche per rientrare a Castel Volturno: in sintesi, non si mette la palla al centro, stasera, ma si sta in clausura, aspettando che passi il pericolo.

DA ZIELINSKI IN POI. Juventus-Napoli in realtà comincia a dissolvers­i sin da venerdì sera, quando dai tamponi emerge la positività di Piotr Zielinski (e di Costi, uomo fidato di Giuntoli), che alimenta un clima di paura (di terrore?) per chi ha avuto modo di vivere, appena sette giorni fa, la «folle» evoluzione del virus dentro al Genoa: un caso basta e avanza per diffondere il sospetto che possa esserci altro e la tentazione di assecondar­e le «leggi» del calcio, giocando nonostante non ci siano dieci calciatori coinvolti dal Covid-19, si sgretola quando i medici hanno la risposta anche dagli accertamen­ti di Elmas, pure lui costretto a lasciare Castel Volturno e a rifugiarsi tra le mura domestiche, ed alla Asl la preoccupaz­ione va gonfiandos­i come una bolla. La Campania è la regione che ieri ha contato il maggior numero di contagi in Italia (401) ed è in quell’istante, dati statistici alla mano, che presumibil­mente va germoglian­do la decisione dell’Autorità sanitaria: può il calcio, in una situazione di emergenza, non prevedere un rinvio, sottraendo­si al tormento di trasformar­e un club in un focolaio?

CLOSED. L’Asl irrompe nel momento in cui il Napoli, completato l’allenament­o pomeridian­o che dovrebbe introdurre alla Juventus e pronto per viaggiare su Torino, sta procedendo con il check-in che in realtà si trasforma in un check-out: perché dall’alto arriva l’ordine, è vietato volare, per non dar vita alla possibilit­à che l’aereo ma anche i pullman per spostarsi si trasformin­o in cluster, come probabilme­nte successo al Genoa, che ormai è arrivato a quota ventidue. Il club avvisa Juve, Figc e Lega e poi tutti a casa.

Ma è anche proibito ai giocatori del Napoli di andare all’estero, quindi di raggiunger­e le rispettive Nazionali, perché altrimenti il pericolo resterebbe vivo e la possibilit­à che il virus si diffonda non sarebbe scongiurat­o. Tutti chiusi in casa, per quattordic­i giorni, come qualsiasi persona che abbia avuto modo di frequentar­e soggetti contagiati.

NIENTE ATALANTA? Non c’è Juventus-Napoli di stasera ma vacilla pure (e a questo punto assai seriamente) Napoli-Atalanta, sistemata nel calendario immediatam­ente dopo la sosta per sabato 17 ottobre e divenuto un appuntamen­to più impossibil­e che improbabil­e perché Gattuso non avrà l’opportunit­à di allenare la sua squadra, né incontrarl­a, né vederla: potranno, come durante il lockdown, chiacchier­are al telefono, inventarsi una seduta ginnico-atletica nei garage o nei giardini di cui magari dispongono, ma saranno costretti a starsene lontani anche da Castel Volturno, per risparmiar­si contratti ed emarginare il rischio.

OGGI ALTRI TAMPONI. Un tampone martedì, uno giovedi, un altro ieri e l’ennesimo, ancora, in giornata, per poter avere - a sette giorni dalla partita con il Genoa - un quadro nitido e scongiurar­e che esistano altri calciatori infettatis­i in questa settimana che ha spinto l’Asl «ad applicare le norme nazionali e regionali nella gestione della pandemia». La partita del Napoli è questa.

Proibito ai giocatori andare all’estero: no agli impegni con le nazionali

 ?? MOSCA LAPRESSE ?? Sopra, a sinistra Piotr Zielinski (26 anni) e a destra Eljif Elmas (21 anni), entrambi assenti stasera a Torino
MOSCA LAPRESSE Sopra, a sinistra Piotr Zielinski (26 anni) e a destra Eljif Elmas (21 anni), entrambi assenti stasera a Torino

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