Corriere dello Sport

Immobile-Lukaku lo show del gol

Inzaghi vuole la partita perfetta: «Più attenti e cinici» Obiettivo bellezza per Conte: «Poi vincere è la ciliegina sulla torta»

- Guadagno e Rindone di Fabrizio Patania

Se Tare chiede fiducia e si sforza di tenere alte le ambizioni della Lazio, perché così si misurano la mentalità vincente e il coraggio di una squadra proiettata verso la Champions dopo tredici anni di latitanza, Inzaghi fatica a parlare di scudetto, anzi scansa l’argomento, e fa benissimo.

Inzaghi ha ordinato la «partita perfetta», richiesta minima e obbligator­ia per controbila­nciare la pericolosi­tà dell’Inter moderna, edizione arricchita e corretta. Servirà una Lazio orgogliosa, di forze speciali, per quanto risicata nell’armamento, in assenza dei rinforzi (inutilizza­bili) Hoedt, Pereira e Muriqi. Simone, a dispetto di tutto, ha caricato la vigilia con toni di esaltazion­e guerresca, vuole una squadra ribollente di adrenalina dopo le pappine prese con l’Atalanta: «L’Inter è una squadra molto fisica, tosta da affrontare, con un ottimo allenatore e tanti giocatori da ruotare. Servirà più concentraz­ione di mercoledì». Dopo le euforie pre-lockdown, dopo la corsa scudetto e il ritorno in Champions, dopo un mercato difficile, sulle spalle di Inzaghi è caricata un’enormità di aspettativ­e. Lui se l’è accollate senza rifugiarsi negli alibi che avrebbero potuto aiutarlo: «E’ giusto che le aspettativ­e ci siano - ha replicato Simone ieri - veniamo da un’esaltante stagione, abbiamo vinto un trofeo e siamo tornati in Champions. Sapevamo che avremmo potuto incontrare problemi nelle prime 3 partite, dobbiamo andare oltre per cercare di fare una gara importante contro una squadra forte». Atalanta e Inter nel giro di pochi giorni, il destino ha avuto cattivo gusto. E’ una partenza in salita, serve un colpo di pedale per ridare slancio alla corsa: «Siamo agli inizi, ci sono subito questi due scontri diretti. Mercoledì sera abbiamo giocato abbastanza bene, ma con errori che non ci possiamo permettere. La buona gara non è bastata, con l’Inter dovremo fare meglio e tenere altissima la concentraz­ione».

LE SCELTE. Simone ha recuperato Radu e Correa, porterà Fares in panchina: «Fares verrà convocato, è arrivato con una preparazio­ne non adeguata, nella Spal si limitava ad effettuare un lavoro atletico. Sta crescendo, sta cercando di imparare velocement­e, è un ragazzo disponibil­e, penso che al massimo andrà in panchina». Inzaghi avrebbe potuto aggiungere un centrocamp­ista per giocare con Immobile unica punta, ha deciso per la continuità di modulo e uomini: «Devo vedere come hanno recuperato Immobile e Caicedo dopo mercoledì. E dovrò valutare anche come sta Correa. Ho dei ballottagg­i, vedremo dopo l’allenament­o», aveva detto Simone parlando prima di scendere in campo a Formello.

I GOL. Inzaghi lancia una nuova offensiva, per farlo s’affida all’ultrabombe­r Immobile, Scarpa d’Oro in carica. I gol sono mancati contro l’Atalanta, vanno ritrovati: «In questi anni abbiamo segnato tanto con Ciro, ma anche con altri. Siamo all’inizio, mercoledì potevamo segnare di più, cercheremo di migliorarc­i partita dopo partita». Pereira è stato ufficializ­zato venerdì, non sarà in panchina, entrerà nella lista definitiva di martedì. Inzaghi dal mercato non avrà più nulla. Lunedì sarà il momento dei tagli, rischia anche Caicedo tra lista campionato e Champions. Simone, sul caso che riguarda il Panterone, ha fatto spallucce: «Il ds Tare lavora 24 ore al giorno. Lui sa il da farsi, spero che il mercato si chiuda al più presto in modo che tutti possano essere concentrat­i esclusivam­ente sul campo e sulla propria profession­e. Pereira? Non parlo di giocatori che non sono qui». I contagi nel calcio sono preoccupan­ti, Inzaghi si rimette alle decisioni delle autorità sanitarie e sportive: «Le previsioni dicevano che con l’autunno ci sarebbe stata un’impennata dei casi, penso che rispetto a febbraio-marzo le autorità sanitarie e il Governo sappiano muoversi meglio. Avevano preventiva­to questa cosa. Bisogna stare tranquilli, cercare di prendere le precauzion­i necessarie e spero che tutto possa andare bene».

«Dobbiamo essere più attenti e cinici Il mercato? Spero chiuda al più presto»

Antonio Conte 51 anni di Lecce ex centrocamp­ista della Juventus Allena l’Inter dalla scorsa stagione perdendo solo 4 gare

 ??  ??
 ??  ?? 44 anni di Piacenza ex attaccante della Lazio ne è diventato allenatore dal 2016 , vincendo due Supercoppe e una Coppa Italia
44 anni di Piacenza ex attaccante della Lazio ne è diventato allenatore dal 2016 , vincendo due Supercoppe e una Coppa Italia
 ?? BARTOLETTI ?? Stefan Radu, 33 anni, pronto per la maglia
BARTOLETTI Stefan Radu, 33 anni, pronto per la maglia
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy