In Inghilterra duemila tamponi ogni settimana La positività di Mané sfuggita al Liverpool
LONDRA - Ogni settimana in Premier League vengono condotti più di duemila tamponi, tra giocatori, staff tecnici e dirigenti accompagnatori. I risultati sono annunciati dalla stessa lega inglese in maniera aggregata, senza specificare - in caso di positività - né il club di appartenenza né tanto meno il nome del tesserato in questione. Per ragioni di privacy il protocollo della Premier prevede solo l’ufficializzazione del numero dei test condotti e il numero dei positivi. Spetta quindi ai club la scelta di rendere noti o meno i positivi, a seconda anche delle indiscrezioni che nel frattempo sono trapelate attraverso la stampa. Come dimostra il caso Liverpool che è riuscito a tenere “segreta” la positività di Thiago Alcantara, suggerita dai social ma mai confermata dal club, ma non quella di Sadio Manè, di dominio pubblico prima ancora che i Reds la annunciassero. Per quanto riguarda il campionato, viceversa, in Inghilterra viene adottata la norma Uefa: si gioca sempre quando una squadra ha a disposizione almeno 12 giocatori disponibili (+1 portiere), pena lo 0-3 a tavolino. La richiesta di rinvio, utilizzabile solo una volta, può essere avanzata nel caso in cui una squadra registri in settimana almeno 10 positività.