Corriere dello Sport

INZAGHI: VOGLIO VEDERE LA FAME

L’allenatore (ex rossoblù) si fida della sua squadra «Non siamo abituati a perdere. Giochiamo a viso aperto» «Così e con la forza del gruppo il Benevento può sopperire al gap tecnico. Serve un’altra partita perfetta come a Genova»

- Di Franco Santo

È sereno, nessuna fibrillazi­one. E di preoccupaz­ioni nemmeno l'ombra. Pippo Inzaghi ha messo una pietra sul passato, considera il Bologna un avversario come un altro. Forte, questo sì, come tante altre squadre dell'attuale serie A, che non ha ancora espresso valori assoluti. «La squadra emiliana è molto competitiv­a, l'anno scorso ha sfiorato la qualificaz­ione in Europa League. Per tenerla a bada occorrerà un'altra partita perfetta come quella di Genova, sopperendo al gap tecnico con la fame e la forza del gruppo».

Quella stagione a Bologna se l'è gettata alle spalle, senza rimpianti: «Non ho rivincite con nessuno. Bologna mi ha trattato molto bene, ho un ricordo splendido della dirigenza e della gente. E' stata una parentesi negativa della mia carriera, da cui si impara tantissimo. Per me vale come le altre ed è molto importante per la mia squadra. Finora non mi posso lamentare: sappiamo che la A è diversa dalla B, ma ho visto grande rispetto da parte degli avversari. Ed è la cosa più bella di queste prime due partite».

SCELTE E CONDIZIONE. Dice che qualche scelta è ancora avvolta dal dubbio, che ci penserà questa mattina. Come sempre sarà frutto della sintesi tra l'aspetto tecnico e quello fisico: «Ci siamo trovati – dice – a giocare tre partite in nove giorni non per colpa nostra. Ora dobbiamo recuperare quante più energie sarà possibile. Ma ho visto che la squadra sta bene ed è in grande fiducia. Mercoledì contro l'Inter mi è piaciuto l'atteggiame­nto, avremmo potuto segnare 4-5 gol a una delle difese più forti d'Europa. E' anche vero che abbiamo concesso troppo dietro e lì occorre migliorare, ma abbiamo anche incassato tanti compliment­i. Non ci piace perdere, non siamo abituati, ma vogliamo andare sempre avanti, non vogliamo stare nella nostra area a difenderci. Proviamo a giocarcela sempre a viso aperto».

AVVICENDAM­ENTI. Li chiama così i possibili cambi, non turn over che è un termine che non gli piace. Tre partite in rapida succession­e costringon­o a fare un po' di alternanza: «Qualche cambio lo farò, è scontato. In campo andrà sempre chi sta meglio. L'istinto mi farebbe mettere sempre dentro tutti i migliori, ma, avete visto, in serie A si gioca ad un ritmo forsennato e se non stai bene non reggi l'impatto con l'avversario. Barba non ci sarà, Maggio non ha niente ed è convocato. Lapadula si sta allenando con impegno da oltre dieci giorni, per averlo al meglio aspettiamo la sosta e magari un'altra amichevole».

L'impression­e è che tocchi di nuovo a Moncini in avvio, con l'ex leccese pronto a subentrarg­li. Ragionamen­to diverso per Iago Falque: «E' un giocatore che abbiamo voluto a tutti i costi, ma non gioca da un po'. Finora ha fatto solo 45' di un'amichevole col Toro, oltre al lavoro con noi in questi giorni. Devo decidere se farlo partire subito dal primo minuto o utilizzarl­o nell'ultima mezz'ora. Anche con l'Inter stavo per mandarlo in campo, poi ho dovuto cambiare un centrocamp­ista». Una novità arriverà anche dal settore nevralgico: «Ho Hetemaj e Improta che stanno molto bene, vediamo di far riposare uno tra Ionita e Dabo che hanno speso molto in queste prime due partite».

MERCATO. In genere evita di parlarne, ma a due giorni dalla conclusion­e qualcosa si lascia sfuggire: «In difesa siamo pressoché a posto, Viola sta bene, corre e non ha dolore: spero di riaverlo dopo la sosta a Roma. E' chiaro che se dovesse esserci un'occasione la società non se la lascerà sfuggire. E’ chiaro che si parla di un'occasione di un giocatore che non va in lista, un '98 o un '99, un under insomma. Non è facile trovarne che facciano la differenza, ma se dovesse capitare la società non si tirerà indietro».

«Non ho rivincite A Bologna mi hanno trattato bene. Ho imparato tanto»

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Pippo Inzaghi e Sinisa Mihajlovic: una sfida nella sfida

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