Corriere dello Sport

MIHA: BOLOGNA MI PIACE LA LOTTA

Il tecnico carica i suoi ragazzi e dichiara chiuso il mercato «Diamo 14 uomini alle Nazionali: stiamo bene così» «Amo i posti dove si combatte, dove si deve sopravvive­re Per questo alla squadra chiedo coraggio, paura e convinzion­e»

- Di Giorgio Burreddu

Benvenuti nel suo inferno. «Mi piace di più, me lo immagino più battaglier­o. Altro che paradiso. A me piacciono i posti dove si combatte, dove si deve sopravvive­re». Il suo inferno privato Sinisa Mihajlovic se l’è costruito con il calcio, il campo come un giardino di fuoco, è lì che lotta, combatte, è lì che trova il soffio di esistenza che lo fa andare avanti. Ogni partita è una prova di lotta, una prova di coraggio. Superato il Parma, ora c’è il Benevento di Pippo Inzaghi. Qui Pippo trovò tormenti da girone dantesco ben più atroci di un inferno qualunque. «Con Pippo siamo sempre stati amici e sono contento per quello che ha fatto. Salire in A dopo che è stato esonerato non è facile. Ma ci sono allenatori esonerati e quelli che saranno esonerati, dice il Trap. Lui è migliorato come mentalità, ha cambiato qualcosa nel suo modo di vedere il calcio, e questo mi fa piacere».

Non sarà l’inferno, ma il Vigorito sarà comunque un posto duro per il Bologna. «Però quella con il Benevento è una partita alla nostra portata. Ha stravinto il campionato di B, ma la A è un’altra cosa. Dovremo stare concentrat­i sulla nostra prestazion­e e non sul risultato, dipende da noi. Il Benevento è una buona squadra, ci possono mettere in difficoltà. Giocano per vincere, questa è una cosa positiva e non per caso hanno stravinto il campionato. L’idea è giusta».

SOSTANZA. Se Mihajlovic non fosse così ci perderemmo un sacco di cose. Quel suo modo ironico di dire le cose, ma anche quella profondità di pensiero che riesce a raggiunger­e ogni volta che parla. «Si parlava del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Io come allenatore avrei fatto uno sbaglio, mi sarei perso l’analisi, la più importante.

Non importa come uno lo vede, bisogna guardare il contenuto del bicchiere. Se non si guarda il contenuto si perde il valore, il significat­o». Sono questi i concetti che Mihajlovic trasmette ai suoi, nozioni di forza, spunti di coraggio. Coraggio è una delle sue parole preferite. «Ci sono diversi tipi di coraggio, ma bisogna avere anche un po’ di paura. Quelli coraggiosi che non hanno paura non vanno bene perché non ragionano. Invece per me coraggio significa prendersi le responsabi­lità, fare giocate, rischiare il dribbling. Tenere per tutti i novanta minuti. Pensando a noi come squadra, e facendo quello che dobbiamo fare». E’ così che Sinisa vuole affrontare anche il Benevento, una trasferta complessa ma alla portata. Una partita che il tecnico serbo vuole affrontare al massimo, come sempre.

CONFERME. «Ai ragazzi chiedo sempre di giocare per vincere e non per non perdere. Se vanno in campo con la convinzion­e abbiamo dimostrato di poter vincere con squadre che sono più attrezzate di noi. La vittoria contro il Parma non è stata una sorpresa, come non lo è stata la sconfitta con il Milan. Con il Parma abbiamo fatto bene. Quello che mi è piaciuto di più è il recupero immediato, siamo stati subito aggressivi quando abbiamo perso palla. Abbiamo giocato a calcio ed è raro vedere in Italia una squadra che gioca a calcio». Con il Benevento potrebbero esserci sorprese solo di formazione. Fuori anche Orsolini, che è stato convocato in Nazionale. «Per lui abbiamo fatto un programma personaliz­zato anche per la nazionale. Altrimenti quando torna deve ripartire da zero, se non gioca. Quando riprenderà la condizione avrà la possibilit­à di giocare». E anche Svanberg («Può giocare ovunque») al fianco di Schouten. Confermato Hickey: «Mi è piaciuto quando l’ho visto nei video. Quando è arrivato qui sembrava integrato da sei mesi». Mihajlovic fa tutto in casa, dal mercato «non mi aspetto niente». Di più: «Domani in quattordic­i partono per le nazionali (due della Primavera ndr). Ditemi voi quando è successo che il Bologna abbia avuto tutti questi giocatori in nazionale. Stiamo bene così».

«Con Pippo siamo amici, è migliorato Gioca per vincere ed è l’idea giusta»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy