MARQUEZ SCALPITA LA HONDA LO FRENA
Dopo l’infortunio, l’iridato vorrebbe correre domenica 11 a Le Mans «Vedere gli avversari che faticano a far punti non fa che aumentare la mia voglia di tornare in pista»
Ibookmakers nemmeno quotavano l’ipotesi, tanto era scontata: il giovedì trascorso nel paddock della MotoGP a Barcellona ha trasformato la voglia di tornare in gara di Marc Marquez in un fuoco divampato nei giorni successivi. Nei quali l’entourage dello spagnolo della Honda si sarebbe dovuto prodigare per frenare gli istinti dell’otto volte campione del mondo, intenzionato a rientrare già nel GP di Francia della prossima settimana.
Al momento, il risultato sembra essere stato ottenuto, ma la caparbietà di Marquez è nota, e in casi del genere nulla può essere dato per scontato: è sufficiente ricordare che 48 ore dopo l’operazione all’omero destro, per l’infortunio nel GP di Spagna, Marc era tornato nel paddock, e dopo due ulteriori giorni era sceso in pista, per le prove libere e le qualifiche di Jerez 2. Già, ma proprio quell’esempio dovrebbe suonare come un campanello d’allarme per lui, costretto a subire una nuova operazione, con la sostituzione della placca in titanio danneggiata dallo stress legato all’intenso lavoro di recupero.
Il 22 agosto scorso, la Honda ufficializzava che lo stop di Marquez sarebbe stato di un periodo tra «i due e i tre mesi»: nella migliore delle ipotesi, Marc sarebbe tornato in uno dei due GP di Aragon (18 e 25 ottobre), nella peggiore avrebbe corso nella tripletta finale tra Valencia (8 e 15 novembre) e Portimao (22 novembre).
ANSIA E RABBIA. Marc, però, morde il freno, come testimoniato dalle sue parole nel corso di un evento online con lo sponsor Repsol, nel quale ha risposto alle domande dei fans: «Vedere i rivali che faticano a fare punti e a trovare continuità non fa che aumentare la mia voglia di tornare in pista, guardare le gare in televisione genera ansia e rabbia» ha ammesso il campione uscente della MotoGP, che senza l’infortunio e senza il duplice stop avrebbe rischiato di vincere con facilità, considerando gli alti e bassi di gran parte dei big (Fabio Quartararo guida il Mondiale nonostante i soli tre podi in otto GP), complice la nuova posteriore Michelin. Una novità che invece Marquez aveva subito mostrato di aver metabolizzato.
L’uscita di scena del campione ha messo in crisi la Honda, oggi quinta (su sei Case) nel Mondiale costruttori, senza podi conquistati. Un calvario, a livello di risultati, ben rappresentato dal fratello minore Alex: il rookie è 16° nel Mondiale con una sola Top 10. «Mi auguro che possa lottare al vertice. Se un giorno qualcuno dovesse battermi, spero che sarà mio fratello» ha detto Marc.
SEMPRE AL LIMITE. Ma quando arriverà il prossimo confronto con il fratello minore? «Tornerò presto - ha concluso Marquez - perché sto bene sia fisicamente che moralmente, il braccio risponde bene alle sollecitazioni. Fosse per me, tornerei già domani, ma non è possibile, e prima dovrò essere certo che il braccio sia almeno all’80% della condizione, altrimenti non sarò veloce. Lo dico perché al mio ritorno in pista, sarò il Marc di sempre, che viaggia costantemente al limite. Quel momento arriverà...».