DUE POSITIVI A VARESE EFFE IN ANSIA
Sono Ferrero e un vice allenatore La Fortitudo ospita i lombardi: malumore per un secondo tampone non fatto alla squadra
Lo spettro del Covid-19 aleggia sulla gara tra Fortitudo e Varese, in programma oggi alle 18,30 all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno. I tamponi a cui i tesserati della Openjobmetis si sono sottoposti, come da Protocollo, 48 ore prima del match, hanno evidenziato la positività al virus del capitano Giancarlo Ferrero e dell'assistente allenatore Vincenzo Cavazzana.
Entrambi sono stati posti in isolamento e sono state avvertite le autorità competenti. Però il resto della squadra e dello staff tecnico, il medico, il fisioterapista e il team manager sono partiti ieri pomeriggio per Bologna.
Tutti testati, si intende, e tutti risultati negativi. Ma senza un secondo tampone che avrebbe reso la vigilia della partita certamente più tranquilla.
ANSIA. Dal canto suo la Fortitudo ha appreso la notizia con un malumore diffuso, seppure non manifestato a livello ufficiale. Innegabile l'ansia di dovere affrontare una squadra che fino a venerdì pomeriggio si è allenata e ha condiviso la quotidianità con due persone risultate positive alla SARS-CoV-2. Varese fa sapere che i tamponi sono stati effettuati dopo l'ultimo allenamento del gruppo (appunto nel primo pomeriggio di venerdì) e che dopo i tesserati non hanno avuto ulteriori contatti. Tuttavia il caso Genoa, che ha recentemente scosso la Serie A di calcio con la manifestazione tardiva di ben 17 positivi, ha evidenziato come il tampone, pur essendo oggi lo strumento più affidabile nel tracciamento del virus, sia passibile di errori, a cominciare dalla possibilità di incorrere in "falsi negativi".
Questo, a buon senso, avrebbe dovuto portare i tesserati di Varese risultati negativi a sottoporsi ad un secondo tampone prima della gara con la Fortitudo, ma le cose sono andate diversamente. «Abbiamo sentito la Lega Basket e la FIP spiega il direttore sportivo lombardo Mario Oioli - per una interpretazione più chiara del Protocollo in merito alla situazione che stiamo affrontando. Ci è stato risposto che eravamo autorizzati a disputare la partita con i giocatori testati e risultati negativi». E il secondo tampone?
PROTOCOLLO. Il problema nasce da un passaggio non chiaro contenuto nel recente aggiornamento del Protocollo autorizzato dalla Commissione Medico Scientifica della FIP e approvato dalla Lega Basket. «Se uno o più componenti di un team dovessero essere positivi al Covid all'esito del tampone effettuato entro e non oltre le 48 ore antecedenti la gara – si legge -, saranno allontanati dalla squadra, verranno isolati e seguiranno il percorso previsto dalle autorità competenti. Tutti gli altri componenti il team saranno sottoposti ad un ulteriore tampone. I componenti del team risultati negativi al primo tampone potranno comunque proseguire l'attività sportiva nelle more dell'esito del secondo tampone». In caso di presenza di un positivo, la norma prevede quindi la necessità per i soggetti negativi di sottoporsi "ad un ulteriore tampone", ma non è stabilito quando. E non è chiaro come possano i componenti del team risultati negativi al primo tampone proseguire l'attività sportiva, quindi disputare anche una partita, "nelle more dell'esito del secondo tampone", se questo secondo tampone non è effettuato prima della gara.
DEROGA. Perché Varese non lo ha fatto? «Perché materialmente e fisicamente non era possibile - spiega Oioli - e perché la FIP e la Lega Basket ci hanno autorizzato a giocare, beneficiando della modifica alle DOA che prevede la possibilità di andare in panchina con solo nove giocatori, di cui quattro italiani (Ruzzier, De Vico, De Nicolao e Strautins). Non essendo stati testati, non possiamo portare ragazzi delle giovanili». Forse sarebbe stato meglio rimandare il match di qualche giorno.
Il d.s. Oioli: «Lega e Federazione ci hanno autorizzato a giocare»
POSITIVI A PALERMO - (LP) - In B tre atleti del Green Palermo sono risultati positivi al Covid-19. Il PalaMangano è stato chiuso.