Il maltempo fa paura: 2 morti e ponti crollati
Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria: tanta acqua e danni
Ponti crollati, alluvioni, fiumi esondati, strade cancellate, dispersi e due vittime. Decine di milioni di danni. In poche ore è caduta la pioggia di sei mesi, tanta da battere un record che resisteva dal 1958. Eccezionale l’ondata di maltempo che si è abbattuta su Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Il bilancio è in evoluzione. In serata i presidenti di Piemonte e Liguria, Alberto Cirio e Giovanni Toti hanno firmato la richiesta dello stato di calamità. Il premier Conte ha promesso la “massima attenzione” e il presidente Mattarella, ha assicurato “vicinanza al territorio”.
Cuneese, Biellese e Verbano, in Piemonte, e il ponente ligure le zone più colpite, ma anche il resto della Liguria e la Valle d’Aosta non sono state da meno. Valdostana è la prima vittima, Rinaldo Challancin, 53 anni, caposquadra dei vigili del fuoco volontari di Arnad: una pianta gli è crollata addosso nella notte, durante un intervento di soccorso nel paese della bassa Valle, raggiungibile soltanto dalla provinciale perché l’autostrada Torino-Aosta è interrotta a Quincinetto (Torino) per l’esondazione della Dora. Nel Vercellese è morto anche Samuel Pregnolato, un automobilista di 36 anni di Quarona. Era in auto col fratello ventenne, che è riuscito a salvarsi: la Sesia ha inghiottito la provinciale 105 e con l’asfalto si è portata via anche la sua Opel Corsa. Disperso per alcune ore, il suo corpo è stato ritrovato con l’auto quando ormai era troppo tardi. «Voglio ricordare le vittime del maltempo ed esprimere solidarietà ai familiari», è l’omaggio rivolto ai due morti dal presidente Mattarella in apertura del concerto al Quirinale in ricordo di Dante. Almeno trenta milioni di euro in Liguria secondo il governatore Toti, molto di più in Piemonte, dove la piena dei fiumi ha travolto in particolare Limone, Garessio e Ormea, in provincia di Cuneo, e la Valle Cervo in provincia di Biella, dove è stata danneggiata anche la Cittadellarte, la fondazione creata da Michelangelo Pistoletto. Sott’acqua anche il vercellese, e un pezzo della provincia di Novara, dove è crollato un ponte a Romagnano Sesia, poche ore prima era stato riaperto. Resta l’allerta dopo che il Po si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24.
Chiesto lo stato di calamità. Le parole di aiuto e conforto di Mattarella