Corriere dello Sport

ATALANTA SONTUOSA LA RESA DEL CAGLIARI

Gasperini in testa alla classifica. Attacco super: è già a quota 13 gol Nella storia della Dea prima volta a punteggio pieno dopo tre giornate I sardi ci provano ma sono troppo fragili in difesa nonostante Godin

- Di Pietro Guadagno

Dopo una tris di blitz vincenti consecutiv­i, Bergamo non è più terra di conquista per un Cagliari troppo fragile in difesa e, soprattutt­o, con poca personalit­à. Ecco perché Nainggolan manca così tanto.… L’Atalanta, invece, fa bottino pieno nelle prime tre giornate del campionato per la prima volta nella sua storia e si sistema in vetta al campionato assieme al Milan, unica squadra a reggerne il ritmo. E’ una crescita esponenzia­le quella della squadra nerazzurra, che, dall’arrivo di Gasperini, è ormai da considerar­e una big del nostro campionato. E, se fino ad ora i suoi avvii non erano stati sprint - al massimo 6 punti in 270’ lo scorso anno -, stavolta i nerazzurri sono partiti subito con il piede sull’accelerato­re. Era dalla stagione 1972/73, con il Milan, che una squadra non segnava nelle prime tre giornate almeno 13 gol come i bergamasch­i. Peraltro, al bottino hanno contribuit­o ben 8 marcatori diversi. Solo il Psg e il Rennes possono vantare altrettant­i nei 5 principali campionati europei.

COME IL BUON VINO. E il top scorer si chiama Papu Gomez, arrivato già a quota 4. Evidenteme­nte, invecchian­do diventa sempre più bravo, come il buon vino. Le sue prodezze sono state tutte pesanti, basti ricordare che è puntualmen­te riuscito a trovare la via del gol ogni volta che l’Atalanta è andata in difficoltà. E’ accaduto contro il Torino, per l’1-1 subito dopo il vantaggio iniziale di Belotti; poi contro la Lazio, che stava rialzando la testa, avendo sfiorato il 2-3, e che invece è stata definitiva­mente affondata con il sigillo del 4-1; infine con il Cagliari, che era appena riemerso, grazie all’incornata di Godin su angolo di Marin, e che è stato rispedito sott’acqua da un destro a giro nell’angolino dell’argentino.

VORAGINEAD­ESTRA. Forse era davvero troppo questa Atalanta per Cragno e soci, che però ci hanno messo anche del loro. Il portiere rossoblù, però, è stato il meno colpevole. E’ vero che i 5 gol incassati sono tanti, ma se non ci fosse stato lui il passivo avrebbe potuto anche essere il doppio, contando le volte in cui i nerazzurri gli si sono presentati davanti in solitaria. Ha cominciato Muriel dopo pochi minuti. E quel primo gol ha subito lanciato l’allarme per la tenuta della difesa. Il lato debole si è rivelato quello destro, con la coppia Zappa-Walukievic­z

del tutto inadeguata, oltre che impreparat­a. E non poteva essere certo un generoso Sottil a tappare i vuoti che si sono aperti a ripetizion­e. E pensare che Di Francesco aveva scelto una sorta di 4-4-2 proprio per dare copertura alle fasce, imbriglian­do Hateboer e Gosens.

MINI-REAZIONE. Effettivam­ente, gli esterni bergamasch­i non hanno fatto sfracelli, anche se il tedesco ha comunque confeziona­to un assist dei suoi per Pasalic, ma sono comunque riusciti a fare festa, sfruttando gli scatti in profondità, oltre al Papu, anche Muriel e Zapata. Quest’ultimo è stato una vera iradiddio con le sue sgroppate sulla sinistra, tanto che pure l’esperto Godin (al debutto in maglia rossoblù) ha pagato dazio. Proprio Zapata ha firmato il 4-1 con cui si è chiusa la prima frazione, che è stata una sorta si sentenza sul match. Dopo l’intervallo, il Cagliari ha provato a scuotersi, alzando Sottil e Nandez in linea con Joao Pedro, arretrato alle spalle di Simeone. Proprio il brasiliano ha trovato il primo gol della sua stagione, riaccenden­do una scintilla di speranza. Con le squadre che si sono allungate, infatti, le situazioni potenzialm­ente pericolose sono aumentate. E Simeone,

nell’unico lampo della sua gara, ha avuto pure la chance per il 3-4. Forse era il momento di inserire forze fresche o di giocarsi qualche soluzione tattica diversa. Invece Di Francesco ha atteso troppo. Così Lammers, che ha tutta l’aria di essere un altro acquisto azzeccato, ha avuto il tempo di inventarsi una magia e di spegnere definitiva­mente la luce sul Cagliari.

 ?? ANSA ?? Alejandro Gomez, 32 anni, l’attaccante festeggia il secondo gol nerazzurro che riporta in vantaggio l’Atalanta sul Cagliari
ANSA Alejandro Gomez, 32 anni, l’attaccante festeggia il secondo gol nerazzurro che riporta in vantaggio l’Atalanta sul Cagliari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy