LEAO & THEO DA CAPOGIRO
Dopo il pass di EuroLeague successo in campionato: i rossoneri, anche senza Ibra, continuano il loro cammino grazie a due giovani certezze Doppietta dell’attaccante e discesa-gol del francese: lo Spezia cade nella ripresa Pioli (imbattuto da 15 giornate)
Era stato tutto complicato per quasi un’ora, è stato tutto facile nell’ultima mezz’ora. La spiegazione non è difficile: all’inizio ha giocato un Milan quasi improvvisato, nella ripresa il Milan vero. Quello che Pioli ha capito nel buon pomeriggio contro lo Spezia è che ci sono dei giocatori a cui oggi non può rinunciare, a meno che non siano loro stessi a fermarsi. Sono due, in particolare: Calhanoglu e Kessie. Il tecnico che ora comanda il campionato a punteggio pieno insieme all’Atalanta contava sei assenze pesanti ma ha fatto lo stesso cinque cambi rispetto alla trasferta di Coppa. Di sicuro i 120' in Portogallo avevano sfinito i rossoneri, però Pioli ha un pochino esagerato. Contro lo Spezia ha schierato una squadra giovanissima (22 anni di media) e con un bel po’ di seconde e terze linee, come detBrahim to alcune per esigenza, altre per scelta. Fuori la coppia mediana titolare Kessie-Bennacer, dentro Krunic-Tonali che non si sono mai ritrovati; fuori il miglior giocatore rossonero di questo periodo, Calhanoglu, con Brahim Diaz nel suo ruolo; fuori Castillejo e Maldini, dentro Leao e Colombo. Non era facile capirsi e infatti il Milan per un tempo non è stato scintillante come nelle recenti partite di campionato.
IL TURCO E KESSIE. Nei primi 45' l’organizzazione dello Spezia ha sfruttato la mancanza di riferimenti del Milan e la sua resistenza...attiva ha creato alcuni problemi ai rossoneri. Che hanno avuto qualche occasione, pur senza far valere la differenza tecnica. Non funzionava soprattutto l’attacco: Leao a sinistra era fuori dal gioco, Sala poteva marcarlo e ripartire, Saelemaekers a destra era di un’insolita vaghezza e Diaz al centro come trequartista puro aveva il compito di sostituire Calhanoglu, impresa in questo momento impossibile per chiunque nonostante alcuni spunti dell’ex madridista. E infatti a inizio ripresa, con il risultato ancora da schiodare, Pioli ha fatto il cambio inevitabile. Ha tolto Colombo (ma, come vedremo, è stato bravo a tenere dentro Leao...), inserito il turco, spostato Brahim Diaz a sinistra e Leao al centro dell’attacco.
SPEZIA IN DIFFICOLTA’. Se nel primo tempo gli spezzini avevano la forza e la personalità per ripartire, trovando spazi creati dalla scarsa intesa fra Krunic e Tonali, adesso dovevano preoccuparsi soprattutto di Calhanoglu. Su un calcio di punizione a traiettoria arcuata (sono le punizioni di questo gran giocatore), il turco ha messo la palla buona a Leao che ha segnato sfruttando un errore di Erlic. Sull’1-0, la partita si è semplificata fino a passare tutta quanta dalla parte del Milan quando Pioli ha tolto la coppia Tonali-Krunic per far entrare quella titolare, Kessie-Bennacer. Italiano non poteva rispondere con cambi dello stesso livello e a quel punto la sua squadra si è sciolta. Hernandez ha segnato alla sua maniera, strappando la palla ad Agudelo e piazzando un sinistro terribile sul palo lontano, due minuti dopo Leao ha firmato la sua prima doppietta in
Serie A su assist di testa di Kessie. Ha debuttato anche l’ultimo arrivato, Hauge, e nell’ultimo quarto d’ora la partita era già chiusa.
NUMERI DA GRANDE. Tre partite, tre vittorie. D’accordo, contro il Bologna e due neopromosse (prima il Crotone, ieri lo Spezia), ma l’avvio del Milan è scoppiettante e soprattutto in linea col finale della stagione scorsa. E’ come se la squadra di Pioli
proseguisse sulla stessa linea, con la stessa convinzione. Ha segnato 7 gol, ne ha subiti zero, come è successo solo tre volte nella sua storia, l’ultima risale a mezzo secolo fa, stagione 7172, con Nereo Rocco in panchina. Ed è lontana anche l’ultima volta in cui il ha iniziato il campionato con tre vittorie, era il 2007. Con numeri del genere il Milan può sognare.