Corriere dello Sport

È già Superpippo: «Benevento ora cresciamo e piedi per terra»

NESSUNA RIVINCITA, SOLO CERTEZZE PER IL TECNICO Il match winner: «Gioia enorme Segnare mi dà ossigeno, temevo per la caviglia, ma miglioro»

- Di Franco Santo

Alla sosta con sei punti in classifica. La matricola gonfia il petto, ma non si monta la testa. In un colpo solo cancella un po' di vecchi incubi, batte per la prima volta nella sua storia il Bologna e gli restituisc­e quella pugnalata ricevuta nell'esordio in casa alla sua prima esperienza in A (26 agosto 2017, gol gialloross­o annullato nel finale dalle telecamere): chi di Var ferisce, di Var perisce. Inzaghi l'aveva detto già sabato, lui non aveva nessun sassolino da togliersi. Ma, via, questa vittoria non può non avergli mandato il cuore a mille. Non fosse altro perché ha visto giocare la squadra con lo spirito che piace a lui: «Se pensavamo di non dover soffrire contro il Bologna, vuol dire che dobbiamo rivedere ogni giudizio su questo campionato. Questa è una squadra che va avanti da tempo in serie A, l'anno scorso ha sfiorato l'Europa League. Noi dobbiamo provare a colmare il gap che c'è con questo tipo di compagini, ma dei miei sono davvero molto soddisfatt­o».

Il tecnico temeva questa partita perché non è semplice aprire il campionato con tre impegni in appena nove giorni. E' stata la ragione che lo ha spinto ad una serie di avvicendam­enti: «Sapevo che avremmo potuto patire un po' sul piano fisico, tre giorni fa avevamo giocato contro l'Inter. E poi il Bologna ha grande qualità, eravamo coscienti di dover fare una partita di grande sacrificio, rischiando anche qualcosa. Per vincere in fondo devi fare proprio questo tipo di partite. Ma ora piedi per terra». In più di un'occasione Montipò ha tolto le castagne dal fuoco ad una difesa che mostrava qualche difficoltà: «Montipò ha fatto quello che siamo abituati a vedere da lui. Ma anche altri hanno giocato una grande partita. Avevo preferito Moncini in avvio perché Lapadula si è allenato poco finora, ma lui è un ragazzo che ci tiene tanto e lavora con grande impegno. Sono soddisfatt­o anche di Iago Falque. Ha retto benissimo. Ci potrà dare una grande mano». Dopo la sosta ci saranno due sfide proibitive a Roma e contro il Napoli: «Siamo soddisfatt­i, ma non ci montiamo la testa. Sappiamo com'è questa serie A, ci sono squadre fortissime. Questa è una vittoria che ci dà tanto morale, ma ora dobbiamo solo pensare a crescere».

MATCH WINNER. Non sta nella pelle Gianluca Lapadula, il primo gol in maglia gialloross­a è coinciso con una vittoria: «E' quella la gioia maggiore, anche se il gol mi dà ossigeno. Ho avuto qualche problema alla caviglia a cui mi ero infortunat­o l'anno scorso, ma già contro l'Inter ho iniziato a sentirmi meglio. Per raggiunger­e i nostri obiettivi dobbiamo essere sempre al massimo: il Bologna era squadra forte, siamo stati bravi a soffrire e a non subire gol».

IN PORTA. L'anno scorso ha fatto incetta di clean sheet (18), in A ha dovuto attendere la terza partita. Ma se l'è guadagnato tutto. «L'intervento più difficile? Su Barrow. Sono contento della prestazion­e della squadra e mia. Questo vuol dire che non sarà mai facile affrontare il Benevento». Nelle prime due partite aveva commesso qualche errore, stavolta tutto è andato per il meglio: «Se pensassi agli errori commessi metterei in difficoltà anche i miei compagni. Loro mi hanno sempre incitato a far meglio, perché siamo un grande gruppo».

Montipò: «La parata più difficile? Quella su Barrow. Siamo un grande gruppo»

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LAPRESSE Il tecnico Pippo Inzaghi

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