Mancio tra Castrovilli ko e caso Juve
Castrovilli subito a casa perché infortunato, Bonucci e Chiellini “sospesi” perché in isolamento fiduciario e rimasti a Torino, in attesa di capire, Asl permettendo, se e quando potranno arrivare a Firenze. Da oggi, in un clima complicato dalla recrudescenza della Covid-19, Roberto Mancini inizia il lavoro nella sua dieci giorni con la Nazionale (finestra che si ripeterà a novembre), che prevede un’amichevole-test, mercoledì al Franchi di Firenze contro la Moldova, a cui seguirà il doppio impegno di Nations League, domenica 11 a Danzica contro la Polonia e mercoledì 14 a Bergamo contro l’Olanda, battuta 1-0 (gol di Barella) il 7 settembre ad Amsterdam. Chiaro che la situazione pandemica in cui la squadra si trova ad agire ha forti riflessi organizzativi anche in questi giorni a Coverciano. Ieri il gruppo squadra, al suo arrivo al Centro Tecnico, è stato sottoposto a una prima serie di test molecolari, che verranno ripetuti anche stamattina, a 48 ore dalla prima partita (come vuole la Uefa). Le risposte (entro le 4 ore) arrivano grazie alla presenza in loco di un laboratorio mobile della Synlab. Test ancora venerdì prima della partenza per la Polonia (via Venezia) e infine lunedì in serata a Bergamo. Non è chiaro se almeno in Nations League il ct potrà contare sulle due colonne juventine della difesa (forse no). Il gran caos intorno a Juventus-Napoli ha avuto anche questa coda. Così l’unico juventino in azzurro potrebbe essere... Chiesa.
SFORTUNA CASTROVILLI. Intanto Mancini, come detto ha già perso uno dei suoi 34 convocati (in attesa dell’arrivo di Lorenzo Pellegrini, operato al naso). Gaetano Castrovilli infatti, dopo essere stato visitato dallo staff medico azzurro, è rientrato a casa a Firenze. L’infortunio subìto nel secondo tempo di Fiorentina-Samp (trauma tibiale della gamba destra) non gli avrebbe permesso di essere disponibile di qui al prossimo 14 ottobre. Continua così per il talentuoso centrocampista viola la difficoltà di entrare stabilmente nel gruppo manciniano. Dopo il debutto (4’) nel finale di Bosnia-Italia 0-3 a Zenica del 15 novembre scorso infatti Castrovilli aveva dovuto saltare il doppio impegno azzurro dello scorso settembre, lasciando in quella occasione Coverciano per una tendinite. Insomma il post lockdown per lui, operato al setto nasale lo scorso luglio (rottura riportata in Fiorentina-Bologna della scorsa stagione) sta proseguendo in modo piuttosto accidentato.
AMICHEVOLE-TEST. Peccato, perché mercoledì nel suo Franchi, Castrovilli avrebbe potuto avere una sua chance dal primo minuto, davanti a mille spettatori (se autorizzati dalla Regione Toscana), in parte personale sanitario distintosi durante la pandemia e in parte invitati dagli sponsor. Mancini per parte sua ha intenzione di sfruttare l’amichevole con la Moldova per dare spazio a quegli azzurri fin qui meno utilizzati, dovendo poi ruotare i titolari tra le due partite ravvicinate di Nations League. Sfruttando le 6 sostituzioni previste, il ct potrà giostrare 17 giocatori. Una possibile formazione? Un 4-3-3 con Sirigu (Cragno); Lazzari Mancini-Acerbi Biraghi; Bonaventura Sensi Cristante; Berardi (Orsolini) Caputo (Lasagna) El Shaarawy (Kean).