Bisoli non s’arrende alla prodezza di Vido
Partita equilibrata all’Arena Garibaldi tra Pisa e Cremonese D’Angelo sblocca il risultato dopo soli 7 minuti. Ma a fine 1º tempo Buonaiuto entra e fissa la parità
PISA
Si esprime a fiammate il Pisa, è più compassata la Cremonese e al di là degli episodi il pareggio è sostanzialmente giusto. Una prodezza di Vido, al secondo gol consecutivo e un magistrale piazzato di Buonaiuto fanno da corona a un match combattuto soprattutto sul piano agonistico. Nerazzurri e grigiorossi sono ancora alla ricerca della migliore condizione fisica e la brillantezza non appartiene per ora ai muscoli dei giocatori. Inevitabile, quindi, che molte iniziative rimangano incompiute all’insegna del vorrei ma non posso.
SQUADRE A SPECCHIO. D’Angelo e Bisoli dispongono i loro uomini a specchio e non cambiano il copione neppure quando provano a forzare l’inerzia del match schierando entrambi le tre punte. E’ più brillante l’avvio del Pisa che infatti passa in vantaggio dopo pochi minuti sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Vido triangola con Marin e insacca con un gran tiro a giro sulla sinistra dell’incolpevole Volpe. Come un diesel i grigiorossi cominciano a mettersi in movimento, pian piano prendono il comando delle operazioni a centrocampo e costringono gli avversari nella propria trequarti. Perilli è attento a chiudere in due circostanze non semplici prima su Ciofani e poi su Pinato. L’infortunio di quest’ultimo lancia sul proscenio Buonaiuto decisivo sul delizioso piazzato che riporta le squadre in parità quasi allo scadere del primo tempo.
RIPRESA. E’ il Pisa a prendere l’iniziativa con maggiore continuità rispetto alla prima frazione, ma l’azione che avrebbe potuto dare una svolta alla partita arriva soltanto al 19’. Vido si incunea in area e tira, Volpe respinge, lo stesso Vido riprende la palla e colpisce il palo, irrompe Masucci e insacca di testa. L’arbitro, però, ravvisa la posizione irregolare dello stesso Masucci e annulla: è un episodio che soltanto il VAR avrebbe potuto chiarire fino in fondo. Con i cambi D’Angelo e Bisoli cercano di apportare nuova linfa fisica a squadre visibilmente stanche, ma l’inerzia del match non cambia. Errori di misura da una parte e dall’altra e portieri impegnati soltanto nell’ordinaria amministrazione.