«Contro Sagan e Matthews azione perfetta»
AGRIGENTO – «Al Giro ho già vinto tappe belle, questa va dritta nella mia collezione. E se poi riesci a battere anche uno come Sagan, allora il risultato è straordinario». Diego Ulissi aveva cerchiato in rosso la tappa di Agrigento, tutta la Uae Emirates aspettava il suo exploit, soprattutto dopo un avvio di stagione che lo aveva visto più volte secondo e deluso, come al Gran Piemonte, in Polonia e alla Coppi e Bartali. Stavolta il finale è stato perfetto, sul podio si è preso il suo momento di gloria indicando con le mani il numero sette, prima di postare sui social un significativo post con la scritta “settebello”: «Ho chiesto a Conti di accelerare sul finale, abbiamo fatto un’azione perfetta per stanare Sagan e Matthews, che mi facevano molta paura sin dalla vigilia. Lo slovacco è risalito forte, mi hanno avvisato subito dall’ammiraglia e lì ho provato a restare lucido, senza farmi intimorire». Lo stesso Sagan, che non alza le braccia al cielo da più di un anno, dopo il traguardo ha riconosciuto la superiorità del corridore toscano: «È stato il più forte, avrà vinto con quattro bici di vantaggio e questo la dice tutta. Una salita così era più adatta a lui, io sono consapevole di aver dato il massimo secondo le mie caratteristiche. Non mi butto giù, il Giro è ancora lungo e io mi farò rivedere davanti per giocarmela con tutti». La scalata verso l’Etna sarà dura da digerire per Filippo Ganna, al secondo giorno in rosa e da oggi al servizio di Geraint Thomas in salita, aspettando un’altra crono (piuttosto lontana) all’epilogo di Milano: «Indossare la maglia da leader mette i brividi, in gruppo ho ricevuto tanti complimenti. Avrei voluto tenerla per qualche tappa in più, ma adesso inizia una nuova missione. Sull’ultima salita verso Agrigento mi sono difeso bene, con testa e cuore. Se proprio devo cederla, sarei felice di farla indossare a Thomas, ma dipenderà tutto dall’Etna e io vorrei contribuire restando al suo fianco nei momenti più importanti».