Corriere dello Sport

LEON PIÙ SOLÈ RESA BERNARDI

Il cubano e il nuovo acquisto argentino lanciano Perugia Piacenza mette a nudo qualche problema nella difesa umbra, ma la Sir Safety non perdona

- Di Fabio Cappellini

Lo scherzetto dell’ex non era poi una variabile tanto improbabil­e. Solo che Perugia di questi tempi, anche quando le marce sono basse, riesce comunque a trovare il modo per scalarle al tempo giusto. Così “Lollo” Bernardi deve accontenta­rsi (per il momento) di prendere applausi e apprezzame­nti per il modo con il quale ha provato a fermare una Sir che, pur senza entusiasma­re, ottiene quello di cui andava in cerca. Umbri ancora a punteggio pieno, i soli insieme alla sorpresa Milano, mentre Modena e Trento sono già incappate in una sconfitta ciascuna e ieri Civitanova ha lasciato un punto alla sbarazzina Ravenna di Bonitta.

Al PalaBanca, di fronte ai 768 spettatori autorizzat­i ad assistere dal vivo alla sfida, la differenza la fanno il solito Leon, ma in generale i muri di Perugia (13), con Solè sempre più a proprio agio nel ruolo di prima spalla del martello cubano, in attesa che Atanasijev­ic torni a calcare il parquet. La facilità di esecuzione dell’argentino finisce per rendere improbo il compito a una Gas Sales che deraglia solo nel secondo set, mettendo poi pressione al sestetto di Heynen tanto da spingerlo ad accelerare prepotente­mente nel quarto per evitare di ritrovarsi a giocare un delicato quinto set.

ALTI E BASSI. Chi si aspettava uno spettacolo all’altezza non è rimasto deluso. Una partita dai due volti, con Perugia in totale controllo nei primi due parziali, dove non c’è solo Leon a dettare legge, ma anche Ten Horst che fa di tutto (e bene) per non far rimpianger­e gli assenti.

Piacenza prova a rispondere in avvio con un paio di muri di Polo che sembrano far presagire una serata complicata per l’attacco perugino, concetto ribadito anche dalla verve di Russell e Grozer, che trascinano i compagni fin tanto da consentire loro di mettere loro il naso avanti sul 17-16. Sul più bello però i due commettono un errore a testa che la Sir capitalizz­a al meglio, prendendos­i il set con le giocate d’autore dei suoi solisti (Leon, ma anche Solè).

Detto della resa incondizio­nata degli emiliani nel secondo set, nel terzo comincia un’altra partita con Polo e Grozer bravi a mettere a nudo più di una pecca della difesa umbra e a portare con merito la partita al quarto set, territorio ideale di caccia di Leon, che riprende a martellare, obbligando Bernardi a chiamare a più riprese il time-out. Perugia però, come abitudine, non si volta più indietro: Solè a muro è implacabil­e, Plotnitsky­i si prende la scena dopo una serata in crescendo e l’epilogo è inevitabil­e con gli ultimi due punti realizzati da Ricci.

Europei U.20 alla Russia (3-1) gli azzurrini sono d’argento Dopo un Europeo da protagonis­ta assoluta, l’Italia Under 20 di Angiolino Frigoni si è dovuta accontenta­re della medaglia d’argento, sconfitta in finale per 3-1 (25-23, 12-25, 26-24, 27-25) dalla Russia, a Brno (Cec). (c.l.)

 ?? GALBIATI ?? Alberto Polo, 25 anni, si oppone invano a un attacco di Sebastian Solè, 29, nuovo centrale di Perugia
GALBIATI Alberto Polo, 25 anni, si oppone invano a un attacco di Sebastian Solè, 29, nuovo centrale di Perugia
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