LEON PIÙ SOLÈ RESA BERNARDI
Il cubano e il nuovo acquisto argentino lanciano Perugia Piacenza mette a nudo qualche problema nella difesa umbra, ma la Sir Safety non perdona
Lo scherzetto dell’ex non era poi una variabile tanto improbabile. Solo che Perugia di questi tempi, anche quando le marce sono basse, riesce comunque a trovare il modo per scalarle al tempo giusto. Così “Lollo” Bernardi deve accontentarsi (per il momento) di prendere applausi e apprezzamenti per il modo con il quale ha provato a fermare una Sir che, pur senza entusiasmare, ottiene quello di cui andava in cerca. Umbri ancora a punteggio pieno, i soli insieme alla sorpresa Milano, mentre Modena e Trento sono già incappate in una sconfitta ciascuna e ieri Civitanova ha lasciato un punto alla sbarazzina Ravenna di Bonitta.
Al PalaBanca, di fronte ai 768 spettatori autorizzati ad assistere dal vivo alla sfida, la differenza la fanno il solito Leon, ma in generale i muri di Perugia (13), con Solè sempre più a proprio agio nel ruolo di prima spalla del martello cubano, in attesa che Atanasijevic torni a calcare il parquet. La facilità di esecuzione dell’argentino finisce per rendere improbo il compito a una Gas Sales che deraglia solo nel secondo set, mettendo poi pressione al sestetto di Heynen tanto da spingerlo ad accelerare prepotentemente nel quarto per evitare di ritrovarsi a giocare un delicato quinto set.
ALTI E BASSI. Chi si aspettava uno spettacolo all’altezza non è rimasto deluso. Una partita dai due volti, con Perugia in totale controllo nei primi due parziali, dove non c’è solo Leon a dettare legge, ma anche Ten Horst che fa di tutto (e bene) per non far rimpiangere gli assenti.
Piacenza prova a rispondere in avvio con un paio di muri di Polo che sembrano far presagire una serata complicata per l’attacco perugino, concetto ribadito anche dalla verve di Russell e Grozer, che trascinano i compagni fin tanto da consentire loro di mettere loro il naso avanti sul 17-16. Sul più bello però i due commettono un errore a testa che la Sir capitalizza al meglio, prendendosi il set con le giocate d’autore dei suoi solisti (Leon, ma anche Solè).
Detto della resa incondizionata degli emiliani nel secondo set, nel terzo comincia un’altra partita con Polo e Grozer bravi a mettere a nudo più di una pecca della difesa umbra e a portare con merito la partita al quarto set, territorio ideale di caccia di Leon, che riprende a martellare, obbligando Bernardi a chiamare a più riprese il time-out. Perugia però, come abitudine, non si volta più indietro: Solè a muro è implacabile, Plotnitskyi si prende la scena dopo una serata in crescendo e l’epilogo è inevitabile con gli ultimi due punti realizzati da Ricci.
Europei U.20 alla Russia (3-1) gli azzurrini sono d’argento Dopo un Europeo da protagonista assoluta, l’Italia Under 20 di Angiolino Frigoni si è dovuta accontentare della medaglia d’argento, sconfitta in finale per 3-1 (25-23, 12-25, 26-24, 27-25) dalla Russia, a Brno (Cec). (c.l.)