Corriere dello Sport

Chiesa: è Juve Douglas al Bayern

Il prestito del brasiliano sblocca Federico De Sciglio al Lione. Roma, assalto a Smalling

- Di Francesca Bandinelli e Nicola Balice

Balice Bandinelli e Maida

Da una parte la Juventus che con tre cessioni nelle ultime 24 ore, di fatto, spalanca le porte a Federico Chiesa. Dall’altra la Fiorentina che, per lavorare sulla base di un prestito biennale con diritto di riscatto che diventerà obbligo al verificars­i di almeno una condizione tra quelle prefissate, prima deve comunque prolungare il contratto del proprio tesserato, la cui attuale scadenza è fissata nel 2022. Il nodo sarebbe proprio questo, giacché il rinnovo presuppone anche l’adeguament­o del contratto sotto il profilo economico, portandolo da meno di 2 milioni a circa 5 netti l’anno, gli stessi che percepireb­be a Torino. E’ su questo che si è continuato a lavorare tutta la notte per trovare l’intesa definitiva.

I NUMERI. Complessiv­amente, in questo modo, sarebbero 50 i milioni destinati a finire nelle casse viola, a cui si potranno aggiungere un massimo di altri 10 milioni di bonus. La maratona per trovare la quadratura del cerchio è scattata non appena definiti i passaggi di Mattia De Sciglio in prestito secco al Lione e di Douglas Costa al Bayern Monaco. Ingaggi risparmiat­i e soldi immediatam­ente reinvestit­i altrove, nel figlio d’arte viola appunto. Se tutte le tessere del mosaico finiranno al posto individuat­o in origine, ecco che Federico questa mattina, sbrigherà le ultime formalità compreso le firme, prima di tuffarsi con la testa e con il corpo sulla Nazionale del Ct Mancini, che a lui non ha mai voluto rinunciare.

LE PREMESSE. Dopo il prestito di Rugani al Rennes, era fondamenta­le, per i bianconeri, sfoltire la rosa, per una questione numerica e, soprattutt­o, economica. Create le condizioni, ecco che è stata fatta una scelta ben precisa: non si è andati verso un ritorno di Moise Kean (passato poi al Psg), bensì ci si è preoccupat­i a gettare le basi per portare in bianconero Chiesa. L’epurazione resa necessaria anche dal bilancio non ha comunque aperto la strada ad un eventuale ritorno di Marcos Alonso in Serie A, mentre c’è ancora uno spiraglio per Emerson Palmieri, per cui si continuerà a lavorare oggi.

DIRITTO, IN REALTA’ OBBLIGO. La Fiorentina ha ricevuto una proposta ben precisa. La Juventus verserebbe 2 milioni subito, più altri 8 per il prestito della prossima stagione: 10 in tutto. Il diritto di riscatto sarà pattuito in 40 milioni e si trasformer­à in obbligo al verificars­i di una di queste tre condizioni: che Chiesa disputi il 60% delle presenze (col giocatore in campo per almeno 30 minuti), che segni 10 gol e si inventi 10 assist e che i bianconeri (che hanno vinto gli ultimi 9 scudetti consecutiv­i) arrivino tra le prime quattro della classifica. Altri bonus potrebbero alimentare il tesoretto di altri 10 milioni. Chiesa, 23 anni tra 20 giorni, se tutti i pezzi oggi combaceran­no, si congederà così dalla Fiorentina dopo 153 presenze in tutte le competizio­ni. Si trasferirà in quella squadra contro cui, nell’agosto 2016, a sorpresa e grazie ad una intuizione di Paulo Sousa,

allora tecnico dei viola, ha fatto il suo debutto nel palcosceni­co del calcio italiano, dopo aver giocato l’ultima partita (persa) contro la Samp con la fascia da capitano, quella di “riserva”.

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GETTY Federico Chiesa 22 anni della Fiorentina contrastat­o da Mikkel Damsgaard (20) della Sampdoria
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