«FARÒ FELICI I TIFOSI»
L’ex attaccante esterno del Napoli ha firmato un biennale con la società viola Callejon: Sono contento di avere scelto questa maglia. Ho tanta voglia di dare il mio contributo
Sliding doors. Da una parte Federico Chiesa, 23 anni tra venti giorni, che lascia la clinica Fanfani, nel centro di Firenze, di fatto con la maglia della Juventus virtualmente sulle spalle, e dall’altra, poco dopo, José Maria Callejon, 34 anni il prossimo febbraio, che arriva per le visite mediche propedeutiche alla firma del suo contratto coi viola, un biennale. Passato e presente della Fiorentina si sono virtualmente passati il testimone.
MISSIONE FELICITÀ. Lo spagnolo, dopo aver toccato terra allo scalo dei voli provati dell’aeroporto Vespucci, lo ha precisato subito: «Non sono Chiesa, io sono José Callejon. Lui è molto forte e dove andrà farà sicuramente bene perché è un grandissimo giocatore. Io sono qui per fare il mio lavoro e dare felicità ai tifosi». La curiosità sta anche in un altro piccolo dettaglio, perché pure lui, come Chiesa, nell’ultima gara giocata con la maglia del Napoli, lo scorso primo agosto contro la Lazio, ha salutato il San Paolo (vuoto) con la fascia da capitano stretta al braccio, anche se il destino era già stato stabilito, dopo 349 partite in tutte le competizioni, 82 gol e 78 assist totali.
CONDIZIONE DA RITROVARE. Adesso, l’esterno spagnolo di Motril, ai piedi della Sierra Nevada, vuole solo tornare a riassaporare il campo. «Sono molto felice di essere qui - ha continuato -, vengo con tanta voglia di fare bene per questa maglia. Adesso devo pensare a ritrovare la condizione perché sono stato due mesi ad allenarmi da solo. Questa sosta mi servirà per essere a posto alla ripresa del campionato». Fino ad oggi, ha lavorato in solitaria, aspettando che tutte le tessere del mosaico finissero al loro posto: di certo, non appena saputo dell’interesse dei viola, non ha pensato ad altro. «A me la Fiorentina piace, come mi piace
Firenze, è una città bellissima. Dopo l’esperienza al Napoli, per me e per la mia famiglia era importante restare in Italia, anche per le mie bimbe. Ho tanta voglia di fare bene per i tifosi e per la società. Sono molto contento». Adesso dovrà essere bravo a rovesciare la prospettiva, lui che pure fin qui ha avuto nella squadra viola una delle vittime preferite anche per numero di gol segnati (4. Solo contro Lazio e Verona ha segnato di più, rispettivamente 6 e 5 reti).
CON RIBERY. Dovranno essere abili Iachini ed il suo staff a riportarlo subito al top della condizione, per sfruttarne la velocità in campo aperto e la precisione balistica, ma soprattutto per cercare di schierarlo fin da subito con Franck Ribery, il motore della squadra viola anche sotto il profilo della personalità. Da oggi, Callejon si allenerà col resto della squadra (al netto dei Nazionali) e cercherà di calarsi immediatamente nelle nuove dinamiche di gioco. Di certo, la curiosità da parte dei tifosi, che ieri hanno accolto col sorriso lo spagnolo, è forte. C’è da capire come sarà impiegato, se a tutta fascia come effettivamente ha fatto Chiesa in queste prime tre giornate di campionato, oppure se si viaggerà con un tridente d’attacco, soluzione a cui il tecnico viola ha comunque lavorato fin dalla coda della passata stagione. Di certo c’è che in passato l’ex Napoli si è sacrificato anche abbassandosi fino alla linea della difesa: la versatilità non lo spaventa, ha solo voglia di cominciare a scrivere un nuovo capitolo della propria vita sportiva. Attorno alle 18.50, ha varcato nuovamente la soglia del centro sportivo, quindi c’è stato l’annuncio. Adesso tocca a lui, il terzo arrivo di questa sessione a parametro zero dopo Bonaventura e Borja Valero, a trascinare Firenze e i suoi tifosi intanto nella parte sinistra della classifica.
«Non sono Chiesa... Ma alla ripresa del campionato sarò in buona forma»