SMALLING SÌ LAST MINUTE
Il contratto triennale è stato depositato 7 minuti prima del gong del mercato: l’ok in serata L’inglese oggi a Ciampino «La mia testa e il mio cuore sono sempre rimasti in giallorosso» La Roma chiude in extremis: 15 milioni più 5 di bonus ma solo in caso
Per prolungare l’agonia, mancava solo il giallo del documento: la Roma ha preso Chris Smalling nell’ultimo giorno di mercato ma ha dovuto aspettare fino alle 22 per brindare a causa di un cavillo burocratico. La Lega ha ricevuto sette minuti prima delle 20, quindi appena in tempo, un plico in posta certificata contenente i fogli del tesseramento. Non c’era però il cosiddetto “indice di liquidità” che nei casi di trasferimento internazionale deve passare per la Federcalcio. Il nullaosta è arrivato dal presidente Gravina
un paio d’ore dopo il gong delle trattative, consentendo ai due club di annunciare il felice esito dell’affare. Tutto risolto insomma: Smalling sarà a Ciampino oggi alle 16.40. «Nella vita le cose che contano non arrivano mai in maniera facile - ha detto La mia testa e il mio cuore sono sempre rimasti qui».
L’AFFARE. I Friedkin, nonostante il brivido finale, possono essere soddisfatti per aver concluso la trattativa più complicata e controversa dell’estate, al termine di un’altra giornata di estenuanti colloqui in lingua inglese. La rottura è stata sfiorata più volte ma alla fine è stata evitata. Il contratto di Smalling è stato consegnato alle 19.53, dopo l’ok del Manchester United: la Roma pagherà 15 milioni, divisi in quattro anni, mentre il giocatore ha firmato per 3 milioni a stagione più i premi fino al 2023. Curiosità: nell’accordo è previsto un bonus di 5 milioni che andranno allo United se la Roma nei prossimi tre anni vincerà la Champions League.
BUON SENSO. Come in ogni affare turbolento, è stato necessario un ultimo sforzo da entrambe le parti per raggiungere il punto d’incontro. La Roma, la settimana scorsa durante il blitz di Londra, ha dovuto alzare l’offerta economica per avvicinarsi alla richiesta iniziale di 20 milioni del venditore mentre il Manchester United ha accettato la dilazione del pagamento, come non aveva fatto in estate impedendo al giocatore di completare la stagione con
la Roma. In ogni caso, la logica e la convenienza reciproca hanno sistemato una situazione spigolosa, perché Smalling era praticamente un separato in casa a Manchester e perché la Roma non poteva fare più a meno di lui: giocando a tre in difesa, con Fazio e Jesus epurati da Fonseca, serviva un leader per il reparto. Eccolo.
FELICITÀ. Smalling ha seguito passo dopo passo gli sviluppi dell’ultima giornata utile. E per convincere Ed Woodward, l’amministratore delegato del Manchester United, ha rinunciato a qualche pendenza pur di facilitare l’accordo con la Roma. Ha scartato ogni altra destinazione per tenere fede all’impegno preso con Fienga e Fonseca. Si è allenato in disparte quasi tutti i giorni, in previsione del trasferimento. Ora deve solo ritrovare il ritmo agonistico per debuttare dopo la sosta contro il Benevento: non gioca una partita di pallone dall’1 agosto, quando vestì per l’ultima volta la maglia della Roma a Torino contro la Juventus.
NEGOZIAZIONI. L’accordo in extremis ha impedito alla Roma di cedere Fazio alla Sampdoria. Per lui era pronto un contratto triennale, con indennizzo di un milione ai Friedkin, ma l’incertezza sulla trattativa principale ha stoppato il trasferimento. E’ la conferma che non esistevano piani B: Fienga avrebbe speso una cifra importante solo per Smalling. Fazio proverà a recuperare posizioni con Fonseca per poi lasciare Trigoria a gennaio. In serata infine, con il mercato inglese aperto fino a mezzanotte, Fienga ha chiuso anche il prestito gratuito di Olsen all’Everton: la Roma risparmia 2,6 milioni lordi d’ingaggio.
In serata, Fienga ha definito anche il prestito di Olsen all’Everton