Perotti-Kluivert addio alla Roma
Con le due cessioni, risparmiati 10 milioni Niente da fare per El Shaarawy: lo Shanghai non ha fatto sconti sul prestito oneroso da 2 milioni
La miccia era accesa ma alla fine è esplosa a salve: la Roma ha chiuso il mercato senza aggiungere un attaccante alla rosa. E’ stata una scelta determinata dall’equilibrio finanziario e dal sovraccarico di operazioni dell’ultimo giorno: Fienga ieri ha dovuto perfezionare la cessione a titolo definitivo di Diego Perotti al Fenerbahce e il prestito di Justin Kluivert al Lipsia. Non c’era neppure il tempo materiale per chiudere un nuovo affare.
IL FARAONE. Dunque resterà un amore a distanza: Stephan El Shaarawy non torna alla Roma. Nemmeno in prestito. La trattativa è saltata definitivamente ieri mattina, dopo giorni di consultazioni, in una storia di mercato che mescola passione e business a vari livelli. Facciamo un riepilogo allora: da quasi un mese ormai El Shaarawy è in Italia per questioni legate alla legge cinese sul Covid: dovendo rispondere a due convocazioni della Nazionale - in queste ore infatti si sta allenando a Coverciano - avrebbe dovuto fare due volte 15 giorni di quarantena al ritorno a Shanghai. Siccome il campionato cinese è finito il 27 settembre il suo club, lo Shanghai Shenhua, lo ha autorizzato ad allenarsi da solo a Roma. E gli ha anche comunicato che sarebbe stato disponibile a cederlo in prestito almeno fino a gennaio, quando comincia la stagione cinese.
LA TRATTATIVA. A inizio settembre il dossier El Shaarawy è finito negli uffici di diversi club. Tra questi c’era naturalmente la Roma, meta preferita dal giocatore. All’epoca però Fienga non poteva impegnarsi perché aveva già molti attaccanti-esterni-trequartisti in organico. Invece, negli ultimi giorni, quando ha capito che oltre a Ünder sarebbero partiti Perotti e Kluivert, ha chiesto all’entourage di El Shaarawy di aprire una vera negoziazione. ElSha, che aveva un’ottima proposta in Inghilterra, ha risposto con entusiasmo alla chiamata: dopo una prima richiesta ritenuta troppo alta, ha accettato l’offerta della Roma che si basava sul risparmio generato dalla cessione di Kluivert.
GLI INTOPPI. Ma un altro inconveniente nel frattempo è sorto: l’addio di Perotti a titolo gratuito in direzione Fenerbahce, non è stato soddisfatta in tempo utile.
In Cina ieri era giorno di vacanza, elemento che ha complicato ulteriormente i contatti. Inoltre, lo Shanghai ha chiesto fino all’ultimo 2 milioni per il prestito fino a giugno e non ha mai detto sì al diritto di riscatto. Troppi ostacoli insomma per un affare dell’ultimo secondo. Fienga, una volta saltato l’accordo per El Shaarawy, ha deciso di non inserire altri attaccanti in organico. Ma ne potrebbe riparlare a gennaio, qualora Fonseca avvertisse la necessità di un nuovo innesto.
DELUSIONE. El Shaarawy è molto dispiaciuto, come ha chiarito in un post serale su Instagram, perché avrebbe rinunciato a molti soldi lasciando lo Shanghai. Innamorato di Roma e della Roma, ha aspettato fino all’ultimo di realizzare il sogno del ritorno che lo avrebbe pure facilitato nella conquista di un posto all’Europeo. Anche Fonseca sarebbe stato contento di allenarlo. Non è stata colpa di nessuno se l’affare non si è concretizzato. A volte il calciomercato, come l’amore, è una questione di momenti.
COMMIATI. Con le partenze di Perotti e Kluivert, intanto, la Roma risparmia circa 10 milioni di stipendi (entrambi guadagnavano 2,7 netti). Nel primo caso otterrà anche un bonus determinato dal numero di presenze. Nel secondo incasserà 1,5 milioni per il prestito e circa 20 per il riscatto, qualora si materializzasse nel 2021. Per chiudere il discorso attaccanti, Mirko Antonucci va in prestito da Lotito: ha firmato per la Salernitana. La Roma pagherà il 75 per cento dell’ingaggio da circa 500.000 euro lordi.
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