Corriere dello Sport

DE LAURENTIIS «VOGLIO GIUSTIZIA»

Oggi il Napoli si chiude a Castel Volturno dopo i nuovi tamponi. C’è anche Bakayoko

- Di Roberto Beccantini

«BLOCCATI». E allora, le quattro giornate del Napoli. O meglio la quarta dall'inizio di una storia fatta di umana tensione e calcistich­e polemiche inaugurata dalla positività di Zielinski. Venerdì: da quel momento sono trascorse poche ore, certo, ma a conti fatti sembra sia passato un secolo per il carico di ansia collettiva e per il tenore delle discussion­i sull’asse con Torino, Milano e Roma. Casa Juve e sedi delle istituzion­i del calcio. Ovvero, i soggetti a cui, dopo aver scritto ai ministri dello Sport e della Salute, De Laurentiis ha spedito una lettera dai contorni molto chiari: «Non potevamo partire, la Asl ha preso in consideraz­ione la possibilit­à della deroga prevista dal protocollo, ma non ci ha dato il via libera: dovete rinviare la partita». Cioè la sfida di domenica mai giocata con la Juventus, regolarmen­te in campo allo Stadium nonostante l'assenza degli azzurri. «Si osserva, in proposito, come la Asl Napoli 2 Nord abbia precisato l'insussiste­nza delle condizioni per autorizzar­e la trasferta dei calciatori in isolamento a Torino, così come la Asl Napoli 1 Centro abbia confermato la totale condivisio­ne con quanto riferito dal Presidente della Giunta Regionale Campania, secondo cui i soggetti destinatar­i della nota Asl sono tenuti a non allontanar­si dal domicilio».

«RINVIATE LA PARTITA». Dettagli e fermezza, nella lettera di De Laurentiis: «A fronte di tali evidenze, chiare e non interpreta­bili, vogliate prendere atto del fatto che il Napoli non è stato autorizzat­o ad effettuare la trasferta di Torino per determinaz­ione degli enti pubblici preposti... Alla luce di quanto sopra, si rinnova l’istanza alla Lega Nazionale Profession­isti Serie A di voler disporre, senza ulteriore indugio, il rinvio della gara ad altra data, per determinaz­ione delle competenti autorità». Decisa è anche la posizione di Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl Napoli 1: «Abbiamo assunto le misure necessarie. Non giudico la Lega, non spetta a me, ma in uno scenario pandemico l'ordinament­o sanitario deve garantire la salute del singolo e della collettivi­tà e prevale rispetto a qualunque altro regolament­o o ordinament­o».

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MOSCA Il Napoli durante una seduta
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