Corriere dello Sport

Butler mostruoso: batte i Lakers quasi da solo

Con 40 punti, 11 rimbalzi e 13 assist domina James e porta Miami sull’1-2. Stanotte gara 4

- Di Roberto Zanni

Tripla doppia da sogno, Jimmy Butler maestoso: 40 punti, 11 rimbalzi e 13 assist è il terno secco uscito sulla ruota di Miami dalla “bolla” di Orlando. Così la serie, ora sull'1-2 per L.A., almeno per un'altra partita si riapre proprio quando nessuno ci avrebbe scommesso un cent.

Lakers in ginocchio (104115), e questa volta finalmente non per l'inno nazionale, ma davanti a uno straordina­rio Butler capace di trascinare gli Heat ,ancora privi di Goran Dragic e Bam Adebayo (cosa sarebbe successo se i due non si fossero infortunat­i nella prima partita?). «Lo dico al coach tutte le volte - così ha spiegato la sua straordina­ria performanc­e la stella di Miami -: sono pronto per questo. Sul palcosceni­co più grande, qualsiasi cosa mi chiedi sono in grado di farla».

73 PUNTI SU 115. Butler parla e coach Erik Spoelstra lo ascolta. «Questo è quello che voleva, questo è quello che tutti noi volevamo - le parole del tecnico degli Heat -. Difficile descrivere, analizzare Jimmy: è un atleta supremo e un competitor­e d'élite, ne avevamo bisogno». Si è trattato della terza volta nella storia che in una partita delle finali si assiste a una tripla doppia con almeno 40 punti: fino a domenica c'erano riusciti solo Jerry West (Lakers) nel 1969 e LeBron James (Cleveland) nel 2015. Uno show quello di Butler: ha contribuit­o a 73 dei 115 punti di Miami (il secondo punteggio più alto di sempre, meglio solo Walt Frazier con 74) con una percentual­e da favola: 70% al tiro (14/20) oltre a 12/14 ai liberi (85,7%). Ed è stata anche la prima volta dal 2002 (allora ci riuscì Shaquille O'Neal) che un giocatore ha toccato quota 40 senza nemmeno un tentativo da 3.

NO PROBLEM. «Jimmy è stato fenomenale - il commento di James - ha fatto tutto ciò di cui Miami aveva bisogno. Un grande momento in una partita importante». Compliment­i all'avversario, ma anche un avvertimen­to: «So quanto resiliente sia quel gruppo e lo staff tecnico - ha aggiunto -. Ma noi non siamo preoccupat­i, sappiamo che possiamo giocare molto meglio. Adesso (stanotte c'è gara 4, Dragic e Adebayo sempre in dubbio ndr) abbiamo un'altra opportunit­à per riprendere un vantaggio consistent­e».

Andare sotto 0-3 per Miami (lo dice la storia) sarebbe equivalso a concedere già l'anello agli avversari. C’è però anche un precedente che fa sognare il popolo Heat: prima di questa finale, solo una volta 0-2 in una finale, era il 2006 contro Dallas, poi Dwyane Wade si caricò sulle spalle la squadra per trascinarl­a al primo titolo della franchigia. A unire Butler a Wade c'è l'università: infatti entrambi sono usciti da Marquette.

FINALI NBA - Gara 3: Miami-LA Lakers 115-104 (Butler 40, James 25). Serie 2-1 Lakers

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ANSA Jimmy Butler, 31 anni, dà il cinque a Jae Crowder

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