UNA FOLLIA NEL KART È FAR WEST IN PISTA
Violenza nel Mondiale: Massa (Fia) e l’Aci promettono sanzioni esemplari A Lonato un pilota ritirato attende il rivale per scagliargli addosso un’ala. Dopo volano calci e pugni
Ci sono diversi modi per fare del male a sé stessi e al proprio sport. Uno è stato scelto domenica da un giovane pilota sul kartodromo South Garda di Lonato, nel corso di una gara del Mondiale KZ. Luca Corberi, imputando a Paolo Ippolito la causa della sua uscita contro le barriere, ha deciso di passare dalla parte del torto con un gesto folle: ha atteso il rivale a bordo pista per scagliargli addosso il suo alettone, staccato dal kart.
Fortuna ha voluto che l’abbia preso di striscio e non abbia colpito neanche gli altri in gara, ma sfortuna ha voluto che esistano le dirette streaming, e i social, e che lì fosse pure presente Felipe Massa, oggi presidente della Commissione karting della FIA.
Neanche a dire fallo di reazione: nel tempo di attendere il passaggio di Ippolito, Corberi ha potuto premeditare il gesto e non si è fermato. In aggiunta alla tentata aggressione con l’alettone contundente, ne ha combinata un’altra: dopo aver attraversato la pista pericolosamente, con la gara in corso e nonostante il divieto dei commissari, nel parco chiuso ha fisicamente aggredito Ippolito a suon di calci e pugni, accendendo una vera e propria gazzarra.
LA VALANGA. Aggiungete che il video del fattaccio – obiettivamente inguardabile – è rimbalzato sui social e sul web diventando virale, ciò che ha avuto l’effetto di far montare la valanga mediatica, e immaginate quando discredito sia crollato su un’intera disciplina per tali gesti sconsiderati in rapida successione. Non è mancato lo sdegno dell’ACI, che ha parlato di «condanna assoluta» per quanto avvenuto.
La FIA ha aperto un’inchiesta che – anche per la presenza da spettatore della massima autorità federale nel campo specifico del karting, Massa appunto – sarà rapida e non potrà non condurre a una pesantissima squalifica, se non alla radiazione. Lo stesso Felipe Massa si è espresso chiaramente parlando di «comportamento inaccettabile nel nostro sport. I responsabili dovranno affrontare le conseguenze della loro azione». Durissima la condanna di Jenson Button nei suoi post, in cui ha tacciato i protagonisti di essere «degli idioti».
A fare da ulteriore moltiplicatore alla gravità dell’evento c’è il fatto che il Corberi (già squalificato dalla gara, mentre Ippolito ne è stato escluso come responsabile dell’incidente) sia figlio del proprietario del kartodromo di Lonato. L’eccesso, peraltro, ha dato vita a ulteriori eccessi nelle reazioni sui social, talune non meno vergognose dell’episodio stesso. Ma un giorno di ordinaria follia in salsa motoristica merita qualcosa di più civile: sanzioni disciplinari esemplari.