Ministro e Figc: Vale il protocollo
Il giudice rinvia la decisione sullo 0-3 La procura federale indaga sul mancato isolamento dopo la positività di Zielinski
MILANO - «Sicuramente è una situazione che non brilla per certezza del diritto, c’è una violazione del principio di legalità e di prevedibilità». L’avvocato Francesco Goisis, ordinario di diritto amministrativo dell’Università Statale di Milano, spiega che c’è un discutibile quadro normativo dietro la vicenda della partita non giocata fra Juventus e Napoli. «La Asl ha esercitato il potere previsto, con un atteggiamento prudenziale e con un provvedimento che il Napoli era tenuto a rispettare, salvo impugnarlo davanti al Tar, dove un provvedimento cautelare si può ottenere in maniera molto veloce. Il problema è che tutti questi provvedimenti non hanno un chiaro fondamento normativo, ma finiscono per muoversi attraverso circolari, linee guida che spesso lasciano spazio a notevoli ambiguità e applicazioni difformi». In questo scenario, le indicazioni della Asl di
Napoli erano prevalenti sul protocollo della Figc «perché trovano fondamento nel decreto legge 33/2020, mentre Lega e Figc sono associazioni di diritto privato. In un nuovo Dpcm sul Covid, andrebbe inserita una norma che dice con chiarezza chi deve fare le linee guida, chiarendo se c’è un margine di flessibilità per le squadre di calcio».