«Con Nadal rovescio veloce e palle basse»
Un incrocio fra Andy Murray e Novak Djokovic a 19 anni. Così Massimo Sartori inquadra Jannik Sinner, il più giovane italiano nei quarti di uno Slam.«Murray giocava già allora molto bene in difesa, Sinner spinge più come Djokovic, ti dà meno tempo di organizzare la difesa». Per Sartori, primo a intuirne il talento, Sinner «gioca un tennis tra i migliori oggi. Tira veloce, toglie tempo, con palle sempre molto lunghe». L’azzurro «gioca sempre a motori tutti accesi, usa di più il lungolinea anche perché va molto vicino al rimbalzo della palla» spiega lo storico coach di Andreas Seppi, che ha avviato una nuova accademia a Vicenza. Con i suoi colpi potenti, sta andando anche più spesso a rete. Su questo aspetto, ha ammesso lo stesso Sinner, deve migliorare. «Ma è importante che ci vada, ora e contro i migliori. A costo di perdere qualche punto adesso, per risparmiare tempo in futuro. Jannik infatti è un ragazzo che impara e mette in pratica molto velocemente quello che gli si chiede, e non si guarda indietro». In questo, commenta, c’è la principale affinità con Rafa Nadal. «Tra il 2005 e il 2020 Rafa ha cambiato il suo modo di giocare almeno quattro volte. Cambiava anche parti dell’esecuzione di un colpo tra uno Slam e l’altro. Jannik è allo stesso modo competitivo nei cambiamenti»
Contro Nadal, aggiunge, «lo farei giocare veloce con il rovescio, abbassandogli la palla sul dritto». Comunque vada, «questa partita gli darà sicurezza e indirizzerà il lavoro per i prossimi mesi».