Covid, Dal Pino è positivo Gravina va in isolamento
Il numero uno della Lega Calcio lunedì aveva incontrato il presidente della Figc
Scelta volontaria del massimo dirigente federale Lo stesso ha fatto il direttore generale Brunelli
Il Covid-19 continua a far paura e il pallone in questi mesi è stato costantemente sotto tiro. Da agosto è successo praticamente di tutto: i calciatori contagiati in vacanza, i disagi nella fase di preparazione (in particolare di Roma e Cagliari, le ultime a iniziare i ritiri), la positività di De Laurentiis, lo scontro politico sull'apertura degli stadi, il focolaio Genoa, il caos di Juve-Napoli e la messa in discussione del protocollo (“protetto” lunedì sia da Gravina sia da Spadafora). Ora un altro caso: il numero uno della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, è risultato positivo al tampone (lo ha appreso ieri mattina). Ed è sintomatico dato che ha passato la giornata a letto con febbre e tosse. Tutto sotto controllo, fa sapere la Lega, ma i contatti recenti avuti dal 58enne sono stati subito allertati. Tra questi c'è il presidente della federazione, Gabriele Gravina, che si è messo in isolamento volontario.
DAL PINO POSITIVO. Il manager milanese si è recato lunedì in Federazione, a Roma, per sottoporsi al test molecolare. In quel momento stava bene. Quando ha varcato il portone di via Allegri non aveva sintomi né alterazioni (all’entrata gli hanno misurato la temperatura ed era sotto i canonici 37,5), così ha svolto in sicurezza i controlli necessari per poter raggiungere il ritiro della Nazionale a Firenze. Prima di andarsene, è salito al terzo piano dove c’è l’ufficio del presidente della Federcalcio, suo alleato nella battaglia per salvare l'industria del calcio. I due dirigenti hanno avuto un colloquio di circa un quarto d’ora, utile probabilmente a concordare pure una linea per il summit che poi entrambi, separatamente, avevano in programma con il ministro Spadafora da lì a poche ore.
GRAVINA IN ISOLAMENTO. Il titolare del dicastero aspettava Dal Pino a Palazzo Chigi alle 17, ma quest'ultimo ha iniziato a sentirsi poco bene appena dopo pranzo. Da qui, la decisione di trasformare l’incontro in presenza in una videocall in cui gli interlocutori hanno parlato dei problemi economici dei club, dei diritti tv, della media company e dei fondi d’investimento (oggetto del dibattito nella prossima assemblea, fissata inizialmente a venerdì e spostata al 13 ottobre ma non a causa del contagio del presidente). Subito dopo, alle 18.30 circa, Spadafora si è recato nella sede della Federcalcio (dove di mattina era stato proprio Dal Pino) per incontrare Gravina. I medici rassicurano: se A (Dal Pino) ha avuto contatti con B (Gravina), che a sua volta ha incontrato C (Spadafora) non significa che B è per forza di cose a rischio, né tanto meno che lo sia C. Comunque, per dare un segnale, Gravina si è messo in isolamento volontario così come ha fatto il direttore generale Marco Brunelli (che ha partecipato alle riunioni delle ultime due settimane) a scopo precauzionale e in attesa dell’esito del tampone. Il presidente federale non ha sintomi, ma non seguirà comunque allo stadio la gara di stasera Italia-Moldova.
RISCHI DA EVITARE. Gravina e Dal Pino ci stanno mettendo la faccia per far andare avanti il campionato (nonostante lo spettro delle Asl che potrebbero bloccare le partite e le trasferte, mettendone a repentaglio il proseguimento) e faranno di tutto per scongiurare un pericoloso effetto domino sulla scia di quanto sarebbe potuto succedere - e per fortuna non è successo - con il caso di De Laurentiis, che ha partecipato all'assemblea di Lega del 9 settembre pur avendo un lieve malessere e mentre attendeva l'esito del tampone (poi positivo). Si vuole dimostrare ai tifosi che i dirigenti sanno rispettare le regole, vivendo in prima persona quel senso di responsabilità che continuano a chiedere a tutti gli attori coinvolti in questa delicata e decisiva partita.
Nessun contatto diretto tra il manager e Spadafora: si sono visti in videocall