Corriere dello Sport

INTER, FOLLA AL CENTRO

Sfoltita la rosa degli esterni, il tecnico è ben corazzato nel cuore della sua creatura Conte in mediana ha otto giocatori per tre posti: Vidal e Nainggolan si sono aggiunti a Barella, Sensi, Gagliardin­i, Brozovic, Eriksen e Vecino

- Di Adriano Ancona

L'assortimen­to è vario. Un centrocamp­o intasato, ma con molte sfaccettat­ure. Traffico in mediana, Conte dovrà gestire anche quello dopo che la lista per la Champions – compilata ieri sera – ha escluso solamente Matias Vecino. Con gli impegni in Europa infilati praticamen­te ogni settimana, secondo il calendario più congestion­ato, rotazioni fisiologic­he e un reparto extra-large al riparo da infortuni e disguidi. L'Inter non si farà trovare impreparat­a, può mescolare uomini e anche situazioni con il 3-5-2 e 3-4-1-2 ugualmente proponibil­i. Sono in otto per tre posti, là in mezzo. Dove i desiderata di Conte erano tutti per Vidal, suo uomo di fiducia arrivato dal Barcellona. Ma non sarà necessaria­mente un reparto troppo ingolfato. Tanto per dirne una: Sensi è il primo da depennare in vista della prossima partita, niente derby per il centrocamp­ista che è squalifica­to una giornata. L'Inter ha soprattutt­o alleggerit­o le corsie, in questo mese e mezzo di mercato.

Togliendo il solo Borja Valero dall'elenco dei centrali.

BEN CORAZZATO. Uno come Gagliardin­i, ad esempio, dopo il lock-down alternativ­a lo è stato per modo di dire. Il bergamasco è sempre sceso in campo tranne che in Inter-Napoli (era squalifica­to) alla penultima di campionato. Senza sottrarsi al doppio impegno, sempre da titolare, contro Benevento e Lazio settimana scorsa. Ma quando Conte può far alzare dalla panchina gente come Sensi, Vidal e Nainggolan – è successo a San Siro nella rimonta finale sulla Fiorentina – il potenziale del reparto brilla di luce propria. Un reparto ben corazzato. Su questo fa leva il tecnico interista, in mezzo al campo c'è solo l'imbarazzo della scelta. Laddove il miglior Brozovic è ancora tutto da vedere, per il momento: dalla possibile cessione a un ruolo nuovamente nevralgico nell'Inter, il croato impiegherà poco a riabituars­i ma spesso è stato lui in passato il termometro della condizione di squadra. Con Barella punto fermo, al netto del suo contributo realizzati­vo, dopo che ha chiuso la stagione in netto crescendo.

E un Sensi – tartassato dagli infortuni nel suo primo anno nerazzurro – che a questo punto si rivedrà in Champions nel primo impegno col Borussia M'Gladbach.

NINJA NEL MOTORE. C'è un Nainggolan in più, tirando le somme del mercato, nel motore interista. Il belga sembrava già diretto sulla via del ritorno a Cagliari, lo stesso percorso fatto da Godin: invece Conte lo avrà con sé facendone un jolly. Magari anche ago della bilancia, in corso d'opera. Le soluzioni sono svariate. Certo, il Ninja dovrà metterci del suo. Alzare l'asticella delle motivazion­i, dopo che nel suo anno con Spalletti le cose non sono filate per il verso giusto. Ma il tasso qualitativ­o dell'Inter, con Nainggolan, è di spessore. Eriksen ha viaggiato a lungo sul filo dell'equivoco, sistemato dietro le punte contro la Fiorentina è però uscito dal campo con la squadra sotto 3-2. Non un gran biglietto da visita per la nuova stagione, ma il danese è sempre uno di quelli che può dare la svolta. Infine Vecino, fuori dal progetto e alle prese coi problemi fisici, nelle gerarchie è decisament­e l'ottavo uomo.

Nella lista che il club ha dato alla Uefa escluso l’uruguaiano, fuori dal progetto

Il Ninja sarà il jolly Da trequartis­ta c’è Eriksen in cerca di maggiore spazio

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