Corriere dello Sport

Più assenti che Germania

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- Una partita così, in condizioni normali, vedrebbe lo stadio di Colonia riempirsi di tifo e colori come in poche occasioni. Germania-Turchia non è mai una gara qualunque, anche se amichevole, vista la gigantesca comunità turca che vive da quelle parti. Questa sera, però, al Rhein-Energie-Stadion, gli spettatori ammessi saranno solo 300, come da disposizio­ne delle autorità locali. Capienza ulteriorme­nte ridotta rispetto ai 9.200 inizialmen­te consentiti per colpa della situazione sanitaria nel Nord Reno-Westfalia.

A RIPOSO. Alla già poca importanza del match, sottolinea­ta da più media tedeschi, si aggiunge l’assenza di molti big nella Germania: tutti quelli del Bayern Monaco e del Lipsia, convocati sì, ma solo per le prossime gare di Nations League contro Ucraina e Svizzera, match nei quali la nazionale di Löw è chiamata a dare una svolta dopo i deludenti risultati delle ultime uscite (2 pareggi). Niente Neuer, Kimmich, Gnabry, Goretzka, Klosterman­n e via dicendo, quindi. Riposo anche per Toni Kroos del Real Madrid.

A ‘Jogi’ non resta quindi che affidarsi a Leno tra i pali e in avanti al talento di Havertz e Draxler, due che avranno l’opportunit­à di mettersi in mostra questa sera (20.45) davanti ai turchi di Şenol Güneş. L’attaccante appena arrivato al Chelsea è stato già annunciato come titolare, il trequartis­ta del PSG, invece, indosserà anche la fascia di capitano. Resta in dubbio fino all’ultimo, invece, l’impiego di Werner.

PRIME VOLTE. «Vivono tanti turchi in molte città della Germania - ha spiegato invece Güneş -. Qui i nostri figli sono nati e cresciuti. Alcuni dei nostri calciatori, ironia del destino, giocherann­o contro la Germania per la prima volta stasera. Mi auguro che sia una partita nello spirito del fair play».

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GETTY Joachim Löw, 60 anni ct tedesco dal 2006

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