Podoroska con la semifinale ha fatto tombola
«Non voglio svegliarmi». Così l’argentina Nadia Podoroska, numero 131 del mondo, ha commentato il suo sogno parigino. Con il 6-2 6-4 alla numero 5 del mondo Elina Svitolina, è diventata la prima qualificata a raggiungere la semifinale al Roland Garros nell’era Open, dal 1968, e si è assicurata almeno 425.250 euro di premio. Più di quanto abbia guadagnato finora in tutta la carriera. Dopo il debutto negli Slam allo US Open 2016, è rimasta fuori per otto mesi per un infortunio al polso destro e interrotto i rapporti con l’allenatore che la seguiva da dieci anni. Non era sicura di poter continuare a giocare. Ha scelto di far base ad Alicante, in Spagna, dormendo spesso in casa di altri tennisti o dei coach per spendere meno. Solo da un paio di mesi, ha detto, ha potuto permettersi un appartamento in affitto. Durante il lockdown, ha spiegato in conferenza stampa, «ho allenato tutti i miei colpi ma l’aspetto in cui ho fatto i maggiori progressi è la mentalità». I risultati si sono visti già prima del Roland Garros, con la semifinale al torneo di Praga, sconfitta dall’azzurra Elisabetta Cocciaretto. «Giocare così tante partite mi fa bene, per fortuna non mi sento stanca» ha detto la 23enne di Rosario con bisnonni ucraini. Podoroska è la prima argentina in semifinale al Roland Garros dal lontano 2004, quando ci riuscì Paola Suarez. Gabriela Sabatini, amatissima quattro volte campionessa agli Internazionali d’Italia di Roma, le ha fatto i complimenti. «E’ molto carina, ci sostiene sempre – ha spiegato Badia -. Per me, questo torneo è davvero speciale, potrebbe essere di aiuto a tutte le ragazze in Sudamerica. Perché per noi giocare a tennis è complicato».