Corriere dello Sport

Marini, si riapre la porta MotoGP

- Di Mirco Melloni

«Il mio obiettivo per il 2021? Magari la Top 10 e sicurament­e il titolo di miglior “rookie”, anche se a contenderc­elo saremo solo io ed Enea Bastianini». Jorge Martin ha espresso le proprie ambizioni a Speedweek, ma potrebbe aver sbagliato i calcoli: lo spagnolo che salirà dalla Moto2 alla MotoGP con la Ducati-Pramac, infatti, ha contato soltanto due debuttanti nella prossima stagione della classe regina, ma rischia di averne dimenticat­o un terzo, cioè il pilota che sta guidando la classifica della categoria di mezzo.

La coppia Luca Marini-Enea Bastianini oggi simboleggi­a il duello per il titolo della Moto2, domani potrebbe costituire la formazione del Team Ducati-Avintia. Nelle ultime ore, infatti, la porta che sembrava chiusa sembra essersi riaperta per Marini, che dalla sua ha la spinta di almeno tre componenti: i propri risultati, con tre vittorie e la leadership nel Mondiale Moto2; la VR46 Riders Academy, consapevol­e che per Luca sia maturo il salto di categoria; e la stessa Ducati che, per completare il processo di ringiovani­mento iniziato con la promozione di Bagnaia a ufficiale e gli arrivi di Martin e Bastianini, vorrebbe inserire anche il 23enne dello Sky VR46 tra le proprie fila.

RABAT. Tutte queste intenzioni, però, si arenavano di fronte al contratto tra Tito Rabat e il Team Avintia: lo spagnolo, infatti, era stato addirittur­a il primo pilota ad annunciare il rinnovo per il 2021, anche in virtù della dote economica (sarebbe superiore al milione di euro annuo) che porta alla squadra satellite Ducati.

L’ex iridato della Moto2, la cui carriera è stata condiziona­ta dallo sfortunati­ssimo incidente nelle prove a Silverston­e nel 2018, appariva intenziona­to a far valere la scrittura, restando così nel team, in cui avrebbe visto cambiare il compagno di squadra, da Johann Zarco (diretto in Pramac) a Bastianini. Tuttavia in questi giorni uno scenario che sembrava deciso avrebbe conosciuto ulteriori movimenti, e non è chiaro se per via di un passaggio di Rabat alla Superbike - dove si parlava dell’approdo alla Ducati del Team Barni - o se per il ritiro, diventando coach di piloti.

Se davvero Rabat dovesse lasciare il posto, la promozione di Marini diverrebbe automatica, e vedremmo così la terza coppia di fratelli in MotoGP: dopo Pol e Aleix Espargaro, il prossimo anno ufficiali Honda e Aprilia, e dopo Marc e Alex Marquez, entrambi in Honda ma il secondo lascerà il factory team per la struttura di Lucio Cecchinell­o, toccherebb­e anche a Valentino Rossi e Luca Marini, uno con la Yamaha-Petronas, l’altro con la Ducati-Avintia. E forse, le sfide in pista con il fratello minore potrebbero diventare davvero l’ultimo traguardo che Valentino sognava di tagliare nella propria leggendari­a carriera.

Rabat potrebbe lasciare il posto nel team Avintia: Luca è in pole per sostituirl­o

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ANSA Luca Marini, 23 anni, è leader nel Mondiale delle Moto2

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